Leptina: cos’è e come funziona l’ormone della sazietà

La leptina, conosciuta anche come ormone della sazietà, è molto importante per l'alimentazione quotidiana: cos'è?

La leptina è un ormone proteico che gioca un ruolo molto importante nell’alimentazione quotidiana. Questo ormone, infatti, ci consente di avvertire il senso di sazietà e di smettere di mangiare come se non ci fosse un domani. La sua carenza, non a caso, è riscontrata nelle persone che hanno seri problemi di obesità.

Leptina: cos’è e come funziona

Mangiare senza sentirsi sazi: nella vita, almeno una volta, è capitato a tutti. Spesso succede in periodi di forte stress o tensione, ma solitamente l’alimentazione torna ad essere regolare appena si riacquista un po’ di serenità. I ricercatori dell’Università della California a San Diego hanno scoperto che alla base di molti casi di obesità c’è la resistenza alla leptina. Questo è stato ribattezzato l’ormone della sazietà ed è prodotto dalle cellule adipose in quantità proporzionali al grasso. La leptina è in ‘connessione’ con il cervello e lo informa sulle quantità di grasso presenti nel corpo. Bassi livelli di questo ormone spingono ad avere maggiore appetito e, di conseguenza, abbassano il metabolismo. Al contrario, livelli alti di leptina riducono la fame e portano a ‘bruciare’ il grasso. Un esempio calzante è quello del digiuno, situazione in cui si diminuisce l’assunzione di energia e si perde peso. In questo caso il livello dell’ormone di sazietà scende al di sotto dei normali livelli personali e il cervello avverte la fame, emanando segnali che si traducono in uno stato di fame perenne. L’ideale, quindi, sarebbe mantenere il livello di leptina sempre alto. In quanti soffrono di seri problemi di obesità, avviene quella che gli specialisti chiamano resistenza alla leptina. Questo ormone agisce come una specie di termostato. Non funzionando bene, non invia al cervello l’impulso per smettere di mangiare.


Rimedi naturali

Un rimedio naturale che si può prendere in considerazione, ovviamente laddove il livello di leptina sia basso, viene dalla medicina tradizionale cinese. La rivista Diabetes ha pubblicato uno studio – al momento testato solo sugli animali – che mostra come il principio attivo di un preparato a base di erbe possa ripristinare la sensibilità alla leptina. Si tratta del Celastrolo che indurrebbe al senso di sazietà. Gli esperti della Società Italiana di Diabetologia (Sid), però, sostengono che per i pazienti obesi la prima regola da cambiare sia lo stile di vita, sia da un punto di vista alimentare che di attività fisica. Un rimedio naturale che spesso sottovalutiamo, non solo in seno alla dieta ma per un benessere psicofisico a 360 gradi, è la qualità del sonno. Dormire poco può portare a bassi livelli dell’ormone della sazietà. Negli anni Sessanta si dormiva in media 8-9 ore a notte, mentre ad oggi le stesse sono scese a 6-7. Secondo gli esperti dell’Associazione Italiana di Medicina del Sonno dormire 4-5 ore per notte ridurrebbe fino al 30% il livello di leptina e farebbe aumentare la grelina, ormone che stimola la fame. Insomma, un sonno regolare può davvero fare la differenza.

Scritto da Fabrizia Volponi

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