La popstar canadese di nuovo nel vortice dello scandalo
Justin Bieber – lo abbiamo ripetuto ormai sino alla sfinimento – non è nuovo alle discussioni mediatiche. Il ragazzo sembra essere un catalizzatore di gossip, un magnete per gli scandali, un portatore sano del virus dell’inopportunità molesta.
Impegnato in un tour europeo a supporto del suo ultimo disco Believe, durante il quale ne ha già combinate di cotte e di crude (l’ultima in ordine temporale è quella del sequestro della sua scimmietta da compagnia alla dogana tedesca, ma ci sono stati anche ritardi, svenimenti e liti con giornalisti), il cantante canadese è passato anche ad Amsterdam, dove si è fermato a visitare la Anne Frank House.
Durante il tour dedicato alla ragazza vittima dell’Olocausto, protagonista e autrice del famosissimo Diario, Justin ha voluto sapere ogni dettaglio della sua vita. Arrivato al momento di firmare il registro degli ospiti, il musicista ha scritto la seguente frase: “Venire qui è stata una cosa molto importante per me. Anna era una bella persona. Sarebbe stata una belieber [ovvero una fan di Bieber], lo spero “.
La stampa ovviamente si è gettata a corpo morto su questa dichiarazione, accusando l’adolescente popstar di aver trasformato un momento toccante in una sorta di autocelebrazione poco consona all’occasione.
Discutibili o meno le posizioni di accusatori e accusati, resta però in modo definitivo il commento di un portavoce del museo che ha voluto difendere il giovane visitatore: “I suoi commenti sono stati assolutamente innocenti. È stato qui per più di un’ora e si è interessato alla vita di Anna Frank, e per noi questa è la cosa più importante”.
Per una volta Bieber, a nostro personale parere, non ne esce male: peccato non sappia proprio tenere a freno la lingua o, come in questo caso, fermare la mano che causa scandalo…
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