Isola delle Femmine: gioiello siciliano in vendita

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L’affascinante Isola delle Femmine è un gioiello italiano dal punto di vista naturalistico.

Questa località è situata ad appena 300 metri dalla costa siciliana, davanti ad un’omonima cittadina. La natura selvaggia di questa piccola isola, dominata dai resti di una vecchia torre di guardia, l’ha resa un habitat ideale per la vita di specie protette.

Questo incontaminato isolotto, usato come set cinematografico per la sua incredibile bellezza, è recentemente entrato nelle pagine di cronaca a causa di una controversia immobiliare. Vediamo insieme la storia di questo affascinante luogo e in che cosa consiste la polemica che si è scatenata per il suo possesso.

Isola delle Femmine: la storia

L’isolotto siciliano è stato colonizzato sin dai tempi della Magna Grecia: risalirebbero a quell’epoca le sette vasche che si trovano sull’isola, che sembra venissero usate per la preparazione del garum, una salsa di pesce molto usata nell’antichità. Il grande valore archeologico, che si affianca a quello naturalistico, di questo sito è accresciuto dalla quantità di anfore e di cocci trovate nel mare antistante l’isola.

L’isola ha avuto nella storia una grande importanza dal punto di vista strategico e commerciale grazie alla sua posizione e conformazione. Su di essa sono passati molti popoli, come d’altronde nel resto della Sicilia, tanto che non si sa precisamente se il nome sia di origine latina, araba o bizantina. Vi sono tracce del periodo romano; la famosa torre di guardia fu costruita nel Cinquecento e ha riportato danni durante lo sbarco anglo-americano del 1943.

Isola delle femmine: la leggenda

All’affascinante Isola delle Femmine è legata anche una leggenda. Si narra che tredici ragazze turche furono lasciate alla deriva in mare. Una tempesta scagliò la loro nave su questo isolotto, dove vissero per anni. Le famiglie si pentirono del loro gesto e richiamarono le figlie, che però decisero di fondare una città di fronte all’isola, chiamandola Capaci, e di rinominare il loro isolotto Isola delle Femmine.

Isola delle Femmine: la disputa

Come abbiamo potuto capire, l’Isola delle Femmine, nonostante sia un luogo di appena 15 ettari e non abitato, ha una grande rilevanza naturalistica e storica, ma questo non ha impedito che venisse messa in vendita, precisamente per la cifra di 3.5 milioni di euro.

Quattro fratelli, appartenenti a una famiglia nobiliare e discendenti di Rosolino Pilo, si dichiarano proprietari dell’isolotto e assicurano di avere i documenti che lo dimostrino. Il sindaco tuttavia non è d’accordo con entrambe le parti: ritiene falsi i documenti e pensa che l’annuncio di vendita dell’agenzia immobiliare Romolini di Arezzo sia solo una provocazione.

Isola delle Femmine: i vincoli per la costruzione

L’annuncio dell’agenzia mette in luce come l’isola possa essere usata a scopo turistico, ma in realtà questo non può accadere.

Coma ha sostenuto con forza il primo cittadino di Isola delle Femmine, l’isola è una riserva naturale protetta per decreto regionale ed è anche un’area marina protetta gestita dalla Lipu sin dal 1998.

Anche in caso venisse venduta, l’isola potrebbe solo essere usata come riserva integrale ambientale. Infatti, qualsiasi lavoro di ristrutturazione della torre di guardia causerebbe danni all’ecosistema, anche se essa avrebbe bisogno di un restauro. L’Isola delle Femmine resta quindi solo un luogo da guardare e da preservare, ma non da toccare.