Nelle sale italiane dal 28 marzo I figli della mezzanotte, film della regista indiana Deepa Mehta, tratto dall’omonimo romanzo di Salman Rushdie (sceneggiatore del film) del 1981, best seller premiato con il James Tait Black Memorial Prize e il Booker Prize, nominato “Booker of Bookers” nel 1993 e “Best of the Booker” nel 2008 per celebrare il venticinquesimo e il quarantesimo anniversario del premio, nella classifica dei 100 libri del secolo di le Monde.
E’ il 15 agosto 1947, l’India proclama l’indipendenza dall’impero britannico. “Fa’ che il ricco sia povero e il povero ricco”. E’ per un gesto di ribellione che, in un ospedale di Bombay, due neonati vengono scambiati da un’infermiera per permettere all’uno di vivere il destino dell’altro: Sinai, figlio di una donna povera, e Shiva, erede di un coppia benestante. Le loro vite si intrecceranno con quelle di tutti gli altri bambini nati nello stesso momento: sono i figli della mezzanotte e ognuno di loro possiede doti straordinarie.
Il film ripercorre 60 anni di Storia dell’India dal 1917 al 1977, cercando di prendere le distanze dal cinema bollywoodiano, ma cercando di riciclarne la spettacolarità e le forme del melodramma, con risultati che non hanno trovato giudizi concordi.
Di seguito il cast:
Saleem Sinai: Satya Bhabha
Amina: Shahana Goswami
Aadam Aziz: Rajat Kapoor
Naseem: Shabana Azmi
Ahmed Sinai: Ronit Roy
Shiva: Siddharth
Mary: Seema Biswas
Parvati: Shriya Saran, Kulbhushan Kharbanda
Saleem Sinai a 10 anni: Darsheel Safary
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