Hitchcock: trailer, trama e cast del film che celebra il maestro inglese del brivido

Cos’hanno in comune degli uccelli che si stagliano minacciosi nel cielo, una coppia di sconosciuti che si scambiano confidenze su un treno, un bicchiere di latte avvelenato, un uomo accusato di un crimine che non ha commesso, un cadavere nascosto dentro una cassapanca, un uomo con la mania di spiare i suoi vicini, l’ossessione amorosa per una donna morta e un motel semiabbandonato che nasconde un inquietante segreto?

La risposta è una e una sola, ma va pronunciata con il necessario aplomb britannico: Alfred Hitchock.

 

Esce oggi nelle sale cinematografiche con il solito fisiologico ritardo il biopic dedicato al maestro del brivido inglese, colui che ha dato un nuovo e terrificante significato al termine suspense.

Il film diretto dal quasi esordiente Sacha Gervasi si concentra infatti sul periodo della carriera di Hitchcock (interpretato dal solito eccellente trasformista Anthony Hopkins) in cui, sul finire degli anni 50, per ridare mordente a un talento che sembrava essersi affievolito il regista decise di prendere un rischio enorme, autoproducendo un’opera che avrebbe cambiato per sempre la storia del cinema.

Psycho, naturalmente era questo il capolavoro in questione, fu un successo clamoroso di pubblico e critica e i lauti incassi consentirono al cineasta e alla moglie Alma Reville (la sempre grandiosa Helen Mirren) di tirare un sospiro di sollievo, appianando le tensioni che avevano minato il loro rapporto durante le riprese.

Tra i tanti motivi di attrito il maggiore parrebbe essere stato la presenza sul set della bellissima semi-protagonista Vivien Leigh (la procace Scarlett Johansson), il cui personaggio per esigenze di copione (ma il film insinua per gelosia) venne fatto morire a metà pellicola.

Non che la situazione in realtà avesse sconvolto più di tanto la stoica consorte di Alfred, in quanto il corpulento genio della settima arte era solito innamorarsi innocentemente di molte delle sue muse.

Come si vive al fianco di un uomo tormentato dal senso di colpa, pervaso da un’oscura fascinazione per l’omicidio e pagato profumatamente per mettere in scena i suoi traumi infantili? E che in quasi ogni opera, almeno secondo tanti valenti commentatori, celava riferimenti e metafore di chiara natura sessuale? Hitchcok cerca di rispondere con ironia a tutte queste domande.

Scritto da Style24.it Unit
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