Chi è Giulio Tarro: tutto sul virologo anti-Burioni

Giulio Tarro, noto virologo anti-Burioni, ha un curriculum molto vasto. Eppure, sembra che qualche dato non corrisponda a verità.

Da quando è esplosa l’emergenza Coronavirus, sono spuntati virologi come funghi e, purtroppo, non è un modo di dire. Tanti sono i volti che abbiamo più volte visto e sentito parlare in televisione e molti di loro hanno espresso pareri diversi. Giulio Tarro, primario emerito dell’Ospedale Cotugno di Napoli, è uno di loro. Il suo curriculum appare vasto, ma c’è qualche dato che fa avvertire uno strano odore di ‘fuffa’.

Giulio Tarro: chi è?

Giulio Tarro è nato a Messina il 9 luglio del 1938. Nel 1962 si è laureato, con tanto di lode, presso la facoltà di Medicina e Chirurgia all’Università di Napoli. Stando a quanto si apprende dalla bio del suo sito, è stato “professore di Virologia Oncologica dell’Università di Napoli, primario emerito dell’Ospedale D. Cotugno ed è stato ‘figlio scientifico’ di Albert B. Sabin”. Tarro e il suo ‘maestro’ hanno studiato “l’associazione dei virus con alcuni tumori dell’uomo presso l’Università di Cincinnati, Ohio”. Qui, il noto virologo è stato collaboratore di ricerca presso la divisione di virologia e ricerche per il cancro del Children Hospital (1965-68) e quindi assistant professor di ricerche pediatriche del College of Medicine (1968-69). Tutto qui? Ovvio che no. Tarro è stato anche:

  • Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e del National Cancer Institute (USA) a Frederick, Maryland.
  • E’ stato antesignano della diagnosi e della terapia immunologica dei tumori e coordinatore dell’ipertermia extracorporea in pazienti con epatite C per il First Circle Medicine di Minneapolis.
  • Ha scoperto la causa del cosiddetto “male oscuro di Napoli”, isolando il virus respiratorio sinciziale nei bambini affetti da bronchiolite.

Premi e riconoscimenti

Ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui: il premio Lenghi dell’Accademia dei Lincei, il conferimento delle medaglie d’oro da parte del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministero della Pubblica Istruzione e del Ministero della Salute, diverse cittadinanze onorarie italiane e lauree honoris causa all’estero.

Attualmente, è presidente a vita della Fondazione de Beaumont Bonelli per le ricerche sul cancro e della Commissione sulle Biotecnologie della Virosfera, WABT (Accademia Mondiale di Tecnologie Biomediche) UNESCO. Inoltre, è direttore responsabile del Journal of Vaccine Research and Development, Singapore.

Per quanto riguarda la vita privata, è sposato con Antonella e hanno due figli: Giulia e Giuseppe.

Strane coincidenze

Tarro non ama il collega Burioni, così come non condivide le decisioni messe in campo da De Luca nell’emergenza Coronavirus. Primario emerito dell’Ospedale Cotugno di Napoli, ha più volte sostenuto che con il caldo il virus scompare e che in Italia il “lockdown è senza senso, perché dobbiamo usare le armi di questo Paese, il sole e il mare per aiutarci a guarire”. Non solo, Tarro ha invitato gli italiani a non fidarsi di Burioni e la Capua: “Siamo un Paese strano. Come possiamo dare retta a due tizi come Roberto Burioni e Ilaria Capua?”. Insomma, pare proprio che lui, che si definisce il “Miglior virologo al mondo”, abbia detto qualche bugia. Stando ad un’inchiesta portata avanti da L’Espresso, quanto scritto sopra in merito al suo curriculum riporta più di qualche inesattezza. In primo luogo, pare che il ‘caro’ Giulionon è mai stato docente come dichiara nel suo curriculum, anzi ‘docente ufficiale’ (…) non compare nei registri online dell’Università di Napoli Federico II e in quelli accessibili da Cineca”. Questa sarebbe, quindi, la prima bugia. Ma andiamo avanti, perché non è l’unica.

Bugie o semplici errori?

Tarro dichiara di avere diverse lauree honoris causa, ma le stesse sembrano essere ‘fuffa’. Si legge: “Provengono da entità pittoresche come l’Università Costantiniana di Cranston (…) Da documentazione acquisita sul portale dell’Università di Cincinnati infatti è possibile reperire il carteggio in cui Domenic Vavala, rettore dell’ateneo inviò una lettera di scuse e spiegazioni per averlo messo senza la sua autorizzazione all’interno di un opuscolo che annunciava il conferimento di una ‘Laurea’”. Insomma, anche in questo caso: siamo davanti all’ennesima bugia gonfia curriculum? Domanda aperta, ma andiamo avanti.

Situazione molto simile c’è per le lauree ad honoris conferite dalla sconosciuta St. Theodora Academy di New York nel 1991 in “Immunologia”, quella in Tecnologie Biomediche dalla ‘prestigiosa’ ASAM University di Roma (The Western Orthodox University, un ente simile all’Università Popolare)”.

Dulcis in fundo, Tarro ha più volte dichiarato di essere presidente della Commissione per la virosfera presso l’Unesco. Bene, questa è ufficialmente una bugia: la ‘carica’, così come la commissione, è stata smentita dal Segretariato dell’Unesco di Parigi. Quest’ultimo ha dichiarato: “Da una verifica effettuata presso il è risultato che all’interno dell’Unesco non esiste un comitato per la virosfera e che l’UNESCO non ha alcuna associazione con il Prof. Giulio Tarro”. Che dire? A voi le conclusioni.

Scritto da Fabrizia Volponi

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