Chi è Emmanuelle Charpentier, il Premio Nobel per la Chimica 2020

Chi è Emmanuelle Charpentier? Tutto sulla biochimica francese che ha vinto il Premio Nobel per la Chimica 2020 insieme a Jennifer Doudna.

La biochimica, genetista e microbiologa francese Emmanuelle Charpentier ha ricevuto insieme alla sua collega statunitense Jennifer Doudna il Premio Nobel per la Chimica 2020. E come nel caso dell’astronoma statunitense Andrea Ghez, ancora una volta le donne conquistano il podio. Insomma, una bella vittoria che ci potrebbe quasi far definire il 2020 come l’anno dei Nobel al femminile. Ecco chi è Emmanuelle Charpentier.

Emmanuelle Charpentier: chi è?

Classe 1968, Emmanuelle Marie Charpentier nasce l’11 dicembre a Juvisy-sur-Orge. Riguardo alla sua vita e alla sua giovinezza, non si sa molto. Ma le cose importanti le sappiamo, ovvero che tra il 1986 e il 1992 studia biologia, microbiologia, biochimica e genetica alla UPMC, ex Università Pierre e Marie Curie, unita dal 2018 all’Università Sorbonne di Parigi. Qui diventa poi anche assistente, ma successivamente tra il 1995 e il 1996 fa il post-dottorato presso l’Istituto Pasteur e dopo tra il 1996 e il 1997 all’Università Rockefeller.

Trascorsi questi anni, lavora come assistente alla ricerca e come ricercatrice associata in laboratori americani. A partire dai primi anni 2000, inizia anche a lavorare come docente e insieme a questa professione, coniuga il suo lavoro di ricercatrice. Dirige un team di ricerca all’Università di Vienna e a quella di Umea. Ed è qui che si unisce al team della chimica Jennifer Doudna con cui collabora nella reingegnerizzazione delle endonucleasi Cas9 e quindi alla scoperta del CRISPR.

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Oltre a ciò, negli anni deposita diversi brevetti sulla tecnica CRISPR e insieme a Rodger Novak e Shaun Foy è co-fondatrice di alcune società biotecnologiche legate sempre a tale metodo, le quali si occupano di trovare applicazioni in campo biomedico e biotecnologico.

A partire dal 2015, si trova a dirigere l’Istituto di Biologia delle Infezioni della Società Max Planck a Berlino. Nonostante il lavoro di ricerca e ruoli secondari, mantiene ancora attualmente il suo ruolo di docente e professoressa. Inoltre, è membro dell’Accademia delle scienze e dell’Accademia delle tecnologie.

Il lavoro sul CRISPR

Come abbiamo già detto all’inizio, Emmanuelle Charpentier ha collaborato per anni insieme alla chimica Jennifer Doudna e al suo team e dopo un duro lavoro, sono arrivati alla scoperta del metodo CRISPR. Per questa scoperta, hanno ricevuto la riconoscenza e il Premio Nobel per la Chimica 2020, insieme ad una medaglia d’oro con il volto di Alfred Nobel e una somma di 940 mila euro da dividere.

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Ma a questo punto la domanda sorge spontanea: che cos’è il metodo CRISPR? Si tratta di un metodo rivoluzionario che lavora e ha a che fare con la genetica perché, grazie ad esso, si può andare a modificare il DNA per diversi utilizzi e sperimentazioni. Purtroppo, però, l’utilizzo di questo metodo innovativo è limitato solo a piante e animali, mentre per l’uomo bisogna ancora aspettare. Infatti, il CRISPR non è del tutto immune da errori.

Sta di fatto che le due donne ricercatrici, con la loro scoperta, hanno aperto la strada verso il futuro al mondo dei laboratori, andando a rivoluzionare il modo di lavorare e concepire la scienza e la genetica.

Scritto da Marta Vitulano

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