Chi è Emanuele Trevi: biografia del vincitore del Premio Strega

Premio Strega 2021, trionfa Emanuele Trevi con il romanzo "Due vite": scopriamo chi è il vincitore.

L’esordio nel 2003, un posto in cinquina già dieci anni fa con “Qualcosa di Scritto” e infine la vittoria al Premio Strega 2021: scopriamo chi è Emanuele Trevi.

Chi è Emanuele Trevi

Classe 1964, romano, Emanuele Trevi è uno scrittore e critico letterario famoso al pubblico italiano. Appassionato fin da giovane alla scrittura, ha uno stile tagliente, che mescola alla narrativa classica elementi saggistici, I suoi, infatti, non sono romanzi “puri”, come il suo ultimo Due vite con cui si è aggiudicato il Premio Strega. Riservato sulla sua vita privata, l’autore è stato sposato con la scrittrice Chiara Gamberale ed è figlio dello psicanalista junghiano Mario Trevi. Alla madre, scomparsa recentemente, ha dedicato proprio la vittoria di quest’ultimo prestigioso riconoscimento.

Emanuele Trevi, non solo scrittore di saggi e romanzi, collabora con Radio 3 e con quotidiani come il Corriere della Sera e il Manifesto. È inoltre redattore per riviste quali Nuovi Argomenti e Il caffè illustrato.

Carriera

Il 1994 è l’anno del primo saggio dell’autore, Istruzioni per l’uso del lupo (Castelvecchi), scritto in forma di lettera all’amico Marco Lodoli, mentre l’esordio letterario arriva nel 2003 con I cani del nulla (Einaudi).

Nella sua carriera è stato anche direttore creativo della Fazi Editore e ha curato con il già citato amico Lodoli l’antologia scolastica Storie della vita (Zanichelli).

Successivamente ha tradotto e curato edizioni di classici italiani e francesi, fra cui testi dedicati a Leopardi, Salgari e altri autori italiani del Novecento.

Opere e premi

Grazie alle sue opere Emanuele Trevi diventa sempre più apprezzato dal pubblico e colleziona diversi riconoscimenti. Già nel 2004, a un anno dal suo esordio, con il libro-reportage sul poeta Pietro Tripodo Senza verso. Un’estate a Roma (Laterza) si aggiudica il Premio Sandro Onofri, mentre nel 2010 vince il Premio Napoli con Il libro della gioia perpetua (Rizzoli). Con Sogni e favole (Ponte alle Grazie) nel 2019 riceve il Premio Viareggio per la narrativa.

Per soli due voti di distacco dal vincitore arriva secondo alla finale del Premio Strega nel 2012 con Qualcosa di scritto, ma in questa settantacinquesima edizione con Due vite può finalmente brindare con il liquore Strega alla sua vittoria.

La finale, svoltasi al Museo etrusco di Villa Giulia a Roma, ha sancito il primo successo in questa premiazione non solo per l’autore ma anche per la casa editrice del romanzo, Neri Pozza.

Come già anticipa il titolo, “Due vite” è la riflessione dell’autore sulla sua amicizia con due scrittori e intellettuali, Rocco Carbone e Pia Pera, entrambi scomparsi prematuramente. Nel romanzo, difficile da collocare in un genere preciso, Trevi racconta le storie dei due protagonisti, le loro personalità e il loro rapporto con la scrittura e l’amicizia. Un racconto quindi personale, ma dai toni duri, in cui emerge sia il grande vuoto lasciato dagli amici che il dolore per averli persi. Tuttavia, come affermato dall’autore stesso, scrivere rappresenta un efficace modo per ricordare e quindi colmare la nostalgia degli amici perduti.

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