Si è spenta nella sua abitazione di Roma. Nel 1986 vinse il Nobel per la medicina grazie alla scoperta e all’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa ed è stata la prima donna ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze.
Rita Levi Montalcini si è spenta nella sua abitazione a Roma in via di Villa Massimo, circondata da alcuni cari.
Nata a Torino 103 anni fa, la scienziata è stata uno dei personaggi più importanti e rivoluzionari italiani, Premio Nobel per la medicina nel 1986 e prima donna a essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze.
La Montalcini era con alcune persone care che hanno chiamato un’ambulanza dopo essersi accorte del peggioramento delle condizioni di salute.
Quando il personale del 118 è arrivato sul posto, non ha potuto fare altro che costatarne il decesso.
Piera Levi Montalcini, la nipote della grande scienziata Rita, ha così commentato la scomparsa della zia:
“E’ morta subito dopo pranzo, come se si fosse addormentata. No, non stava male si è spenta così come si può spegnere una lunga e laboriosa esistenza che è stata felice soprattutto nei momenti di lavoro. E’ chiaro che di fronte a un’età come quella della zia non puoi dire che non te lo aspetti, ma il vuoto che lascia non riesco ancora a immaginarlo“.
Parole di cordoglio arrivano dall’intero mondo politico, Rosy Bindi dice:
“lascia un segno inconfondibile in tutto il mondo del genio femminile non solo nel campo della medicina, dove aveva conquistato il premio Nobel e prestigiosi riconoscimenti internazionali. La ricorderemo non solo per i suoi successi, il suo infaticabile lavoro, ma anche per la sua autentica passione civile, l’amore per la democrazia e le tante battaglie per la promozione della dignità della donna, i diritti umani, la giustizia, la pace“.
Il sindaco di Roma, doveva viveva la senatrice a vita, ha così commentato la sua scomparsa:
“Tutta Roma è addolorata per questa tristissima notizia. La scomparsa di Rita Levi Montalcini è un gravissimo lutto per l’Italia e per tutta l’umanità. Una persona che ha rappresentato la coscienza civile, la cultura e lo spirito di ricerca del nostro tempo e che ha saputo mettere insieme il rigore scientifico col massimo livello di umanità“.



