Risate francesi in formato all star
Recentemente il mondo del cinema ha recuperato il concetto di dream team grazia al franchise I mercenari, per ora due film fortemente voluti da Sylvester Stallone nei quali compaiono tutte insieme molte star del cinema action, nuove e sopratutto vecchie leve dell’arte di distribuire copiose mazzate su grande schermo.
Anche in Francia hanno pensato bene di far proprio questo escamotage, virandolo però in chiave ridanciana con Dream Team, in uscita al cinema questa settimana.
Al posto dei muscolosi energumeni troviamo però un gruppo di attori che sono tra i comici più stimati e amati dai cugini d’oltralpe, anche se – diremmo in tutta onestà e senza alcun intento valutativo – quasi sconosciuti in Italia. A dirigere l’affiatato insieme di commedianti troviamo Olivier Dahan, regista noto più per film drammatici come La vie en rose, il quale racconta come è nata la scelta del cast:
“Ho avuto l’idea del cast durante una serata tra amici.
Lo scopo non era di accumulare tante star in un colpo solo, ma cercare di mettere insieme persone che mi piacevano. Durante questa serata ci siamo chiesti quali erano gli attori comici in Francia che noi amavamo di più. Ne abbiamo parlato scherzando e nello stesso tempo mi dicevo che mettere insieme tutte quelle persone sarebbe stato impossibile. E invece ci siamo riusciti miracolosamente!”
José Garcia, Jean-Pierre Marielle, Franck Dubosc, Gad Elmaleh, Joey Starr, Ramzy Bedia, Omar Sy, Sami Ameziane sono dunque i protagonisti di una classica storia di seconde occasioni e di riscatto dei più umili.
Patrick Orberà, infatti, è una vecchia gloria del calcio ormai sulla cinquantina. Sbandato, senza prospettive e senza la possibilità di vedere la figlia, viene costretto da un giudice a trovare lavoro, che arriva grazie al contatto di un piccola squadra di un’isola bretone che lo vorrebbe come allenatore.
Dietro l’ingaggio però c’è una tragedia locale: il team deve vincere almeno tre partite per fare in modo che l’allenatore abbia denaro a sufficienza per rimettere in sesto la fabbrica di sardine che dà da mangiare agli abitanti.
Impresa quasi impossibile, visto l’inesistente talento sportivo dei pescatori, se non fosse per l’intraprendenza di Patrick che coopta con le buone o le cattive vecchi compagni di squadra…



