Come vivere felici senza approvazione: consigli efficaci

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

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L’approvazione degli altri è, per molti, di vitale importanza.

Soprattutto dopo l’avvento dei social, tante persone vivono un like come l’unico modo per sentirsi ‘accettati’ dalla ‘società’. Questo continuo bisogno di accettazione, però, non è sano e può portare a perdere di vista il nostro valore reale. Come vivere felici senza approvazione?

Come vivere felici senza approvazione?

Il bisogno di piacere agli altri è sano e naturale. Quando, però, l’approvazione dell’altro diventa necessario per sentirsi bene c’è qualcosa che non va.

La nostra persona esiste a prescindere da quello che possono pensare gli altri, così come ogni nostra caratteristica. Pertanto, non è un giudizio esterno a poter/dover cambiare la percezione che abbiamo di noi. La psicologa e psicoterapeuta Laura Bottegoni, intervistata da Repubblica.it, ha dichiarato:

“Da un punto di vista evolutivo, piacere agli altri è l’equivalente dell’essere accettati dal branco e questo è legato a maggiori probabilità di protezione e, dunque, di sopravvivenza. (…) Un bisogno sano e naturale di piacere è universale e legittimo, ma le cose cambiano quando si ha a che fare con una necessità ‘eccessiva’ di approvazione. (…) Sentirsi al centro dell’attenzione degli altri per molte persone equivale ad avere la certezza di essere amati, di valere e di sentirsi ‘ok'”.

Dopo l’avvento dei social, sono molte le persone che vivono censurando la propria spontaneità al fine di ottenere il consenso degli altri. In poche parole, si cerca di dare la precedenza a ciò che è ritenuto socialmente accettabile a discapito di se stessi.

Consigli efficaci

Il percorso verso l’accettazione di sé non è così semplice come può apparire, soprattutto perché spesso il ‘disagio’ affonda le radici nel passato. La famiglia gioca un ruolo fondamentale sulla formazione dell’individuo e, spesso, gli errori che si commettono sono del tutto involontari.

Ad esempio, di certo vi è capitato di sentire un adulto rivolgersi ad un bambino dicendo: “Sei bravo se vai bene a scuola, se non disturbi, se non piangi”. Di conseguenza, l’educazione viene ‘inquinata’ da messaggi non proprio positivi.

Vivere felici senza l’approvazione degli altri, però, è possibile e tutto dipende da noi. La prima cosa da fare è rimettere la nostra persona al centro, prendendo le distanze da canoni sociali che non rispecchiano quello che siamo.

Per accettare la disapprovazione degli altri ci vuole coraggio, impossibile nasconderlo, ma è davvero liberatorio. Laura Bottegoni consiglia di partire dalle proprie emozioni:

“Sono la guida più semplice e basilare che ci dice chi siamo, cosa ci piace, cosa non ci piace, cosa ci fa stare bene oppure no. (…) Quando ci rendiamo conto, invece, che i nostri pensieri sono giudicanti o comunque irrazionali (esempio: ‘Sono brutta perché nessuno ha messo un like al mio selfie’), poniamoci delle semplici domande: Da dove arriva questo pensiero? Quando e da chi ho imparato a pensare in questo modo? (…) Considerare l’opinione altrui come qualcosa che può far piacere, ma che non stabilisce né chi siamo né il nostro valore, ci dà maggior equilibrio psicologico, maggiore libertà di espressione e, in fin dei conti, maggiore possibilità di creare relazioni vere e spontanee”.

Guardiamoci dentro, andiamo alla ricerca della nostra vera essenza, di quella che abbiamo accantonato per cercare l’approvazione degli altri.

Quando l’avete trovata, accoglietela come se fosse un amico che non vedete da tempo. Poi amatela perché non merita di star male a causa dei canoni della ‘società’.