Chef Rubio, addio alla televisione: il progetto “Gaza Freestyle”

Chef Rubio, attraverso il suo sito ufficiale, ha diffuso le motivazioni che lo hanno spinto a lasciare i suoi programmi televisivi.

Chef Rubio ha detto addio alla televisione: questo lo sapevamo già da un po’. Quello che invece non avevamo ben chiaro era il motivo che ha spinto Gabriele Rubini ad abbandonare il suo “Unti e Bisunti” e, addirittura, a stabilirsi in Palestina. Pare che il simpatico romano abbia deciso di cambiare completamente vita e di dedicarsi a progetti umanitari dei Centri Culturali locali.

Chef Rubio: addio alla televisione

Chef Rubio è da anni la star di programmi come “Unti e Bisunti” e “Camionisti in trattoria”. Qualche settimana fa, però, ha annunciato il suo addio a Discovery e in molti si sono chiesti il motivo. Immaginare i suoi storici format condotti da qualche altro chef è davvero difficile e i suoi fan si sono fatti mille domande. In tanti avevano pensato che il suo abbandono fosse da ricollegare ai post dal tono perennemente polemico che pubblica sui social, eppure il motivo sembra un altro. Chef Rubio ha sempre avuto un modo di fare un tantino sui generis e qualcuno non ha mai digerito bene la sua personalità. Eppure, pare proprio che la sua decisione di non proseguire la sua avventura su Discovery sia da ricollegare ad un motivo diverso e davvero profondo. Gabrilele ha deciso di lasciare l’Italia e di trasferirsi in Palestina per seguire i progetti umanitari dei Centri Culturali locali. L’annuncio è stato dato direttamente sul sito ufficiale del noto chef, dove si legge che, per il momento, la sua presenza in televisione è accantonata. In questo momento, Rubini ha intenzione di concentrare la sua carriera su un settore completamente diverso: quello della beneficenza e delle azioni umanitarie.

Il progetto “Gaza Freestyle”

Chef Rubio ha sempre amato viaggiare, ma, questa volta, i motivi che lo hanno spinto a stabilirsi in Palestina non hanno nulla a che fare con un tour culinario. Gabriele si occuperà dell’animazione del progetto Gaza Freestyle, nato in cooperazione con la ONG italiana ACS – Associazione Cooperazione e Solidarietà. Rubini lavorerà a contatto con il Centro Italiano di Scambio Culturale Vittorio Arrigoni-VIK e con loro spera di diffondere: “messaggi d’inclusione attraverso attività culturali e sportive come lo skate, il circo, la cucina, il wiriting, la musica e laboratori di educazione all’affettività e scambio con le donne”. Questa manifestazione terminerà il 10 gennaio 2020, ma lo chef non tornerà in Italia. Rubio, infatti, ha deciso di proseguire il suo soggiorno in Palestina “animando i progetti del Centro-Vik e documentando le condizioni, le problematiche e i divieti che attraversano la striscia di Gaza. Rubini, in conclusione del comunicato, ha dichiarato: “Quest’anno mi unisco alla carovana del Gaza Freestyle Festival documentando attraverso i social e con la mia macchina fotografica l’impegno umanitario della collettività di operatori e gli sforzi di un popolo costretto a vivere sotto assedio. Insomma, pare proprio che per il 2020, Gabriele non tornerà in televisione. Nel frattempo, però, i fan più accaniti potranno continuare a seguirlo su Instagram, dove condividerà tutta la sua esperienza in Palestina.

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Un post condiviso da ChefRubio (@rubiochef) in data: 27 Dic 2019 alle ore 9:01 PST

Scritto da Fabrizia Volponi

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