Caso Ruby: com’è che a Berlusconi capita di aiutare solo cubiste mozzafiato e veline poppute?

“I genitori l’hanno chiamata Karima: in arabo, «onorata». Su Facebook è Ruby Rubacuori, immagini in guepiere e latex, abiti da coniglietta nelle feste della «movida» milanese, scollature da infarto nelle cene di gala, sguardo seducente, labbra di fuoco. L’anagrafe dice che compirà 18 anni fra pochi giorni, il 2 novembre, ma dalle foto non si direbbe. Lo scorso fine settimana girava tra le discoteche di Genova a ballare sul cubo: il fotografo Maurizio Piperissa l’ha immortalata al Fellini. «Non so se era ingaggiata come ragazza immagine o se si era imbucata», racconta”.

Questa la descrizione di Rudy, cioè Karima Keyek, fornita dal Giornale di Feltri, che conferma anche il regalo di settemila euro fatto dal premier alla ragazza, ovviamente senza bunga bunga in cambio. Ora, prendiamo per buona la difesa organizzata dai media berlusconiani, riassumibile nella linea editoriale del Tg1 – che nasconde pure il trascurabile episodio dei soldi – il quale adatta la storia in tutto e per tutto alla versione fornita da Silvio Berlusconi, libero di spiegare senza contradditorio: “Sono un uomo di buon cuore e aiuto chi è in difficoltà” e ancora: “In casa mia entrano solo persone per bene e che si comportano bene”.

Ora, ci sentiamo di fare due domande al premier: cosa ci faceva la signorina Karima ad Arcore, come ci è finita? E soprattutto: possibile che la sua generosità si manifesti solo con modelle, cubiste, veline e ragazze mozzafiato con la quarta di seno? Perché, quantomeno per il calcolo delle probabilità, la storia non torna.

(Nella foto: Ruby).

Scritto da Style24.it Unit

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