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I capillari rotti, sia sulle gambe che sul viso, sono una problematica molto diffusa.
Facilmente individuabili anche ad occhio nudo, hanno determinate cause che li provocano. Perché si rompono e quali sono i rimedi naturali più efficaci?
I capillari non sono altro che piccoli vasi sanguigni che rappresentano le ultime diramazioni di arterie e vene. Visibili a occhio nudo su gambe e viso, in alcuni soggetti sono particolarmente fragili e tendono a rompersi. Solitamente, la loro dimensione vari a seconda dell‘organo in cui si trovano: dai 5 agli 8 millesimi di millimetro (micrometri) dei capillari dei polmoni e dei muscoli fino ai 25 micrometri dei capillari del midollo osseo e delle ghiandole.
La fragilità capillare si manifesta con un’evidente dilatazione del reticolo vascolare capillare, soprattutto a livello del viso e degli arti inferiori. Sono particolarmente evidenti nella zona intorno al naso, sul mento, sulle guance, su polpacci, caviglie e cosce. I capillari rotti possono essere eliminati attraverso alcuni trattamenti dermatologici. Le cause principali sono:
Per prevenire la rottura dei capillari, ci sono alcuni atteggiamenti preventivi che sono molto utili, come: tenersi in movimento in modo da aiutare a stimolare il flusso del sangue, alternare getti di acqua calda e fredda sotto la doccia e avere un’alimentazione sana, leggera ed equilibrata.
Oltre ai modi per prevenire la formazione dei capillari rotti, ci sono alcuni rimedi naturali che sono davvero efficaci. Primi fra tutti sono alcuni composti a base di flavonoidi, che agiscono aumentando la resistenza dei capillari e prevenendone così la rottura.
Quanti soffrono di capillari rotti, inoltre, dovrebbero inserire un po’ di attività fisica nella propria routine giornaliera: bastano anche 30 minuti di camminata al giorno. Inoltre, scegliete sempre calzature e indumenti comodi. Così facendo non costringerete gambe, piedi e caviglie a vivere ‘strizzati’. Un altro rimedio naturale davvero efficace riguarda il sonno: è bene dormire con i piedi sollevati rialzando la base del letto di 5-10 cm. Secondo gli esperti, quest’ultimo ‘trucchetto’ consente di contrastare il gonfiore di gambe, caviglie e piedi che molti accusano al termine di una giornata trascorsa in piedi o seduti.