È davvero difficile augurare un buona Pasqua con un po’ di astrusità, perché la festività cristiana per eccellenza poco si presta a interpolazioni capitalistiche o post-moderne, né ci si può richiamare eccessivamente a un passato folkloristico-pagano come per la ricorrenza del Natale.
Festa originariamente ebraica e dedicata all’attraversamento del Mar Rosso da parte del popolo prescelto con conseguente liberazione dalla schiavitù egiziana grazie a Mosé, si configurava quindi come una Pasqua di Liberazione, al contrario della Pasqua di Resurrezione durante la quale i fedeli cristiani celebrano il ritorno alla vita e la rinascita di Gesù Cristo e il raggiungimento della purificazione dal peccato e della redenzione tramite il sacrificio del figlio di Dio.
E poi ci sono i conigli (anzi le lepri) che nascondono uova di cioccolato. Effettivamente non proprio un collegamento logico e intuitivo, ma a quanto pare il significato simbolico di rinnovamento attribuito all’uovo è stato unito e mescolato con il riconoscimento della primavera quale stagione del risveglio della natura e della ritrovata fecondità (il tempo inteso in senso ciclico).
Non a caso si dice “figliare come dei conigli” o, meno prosaicamente e più occultamente, si allude a una antica divinità pagana germanica, Eostre, consacrata alla fertilità dei campi.
Racconta infatti un’antica leggenda che la dea, avendo trovato un uccellino mezzo congelato dall’inverno appena trascorso e dalle ali irrimediabilmente danneggiate, lo avrebbe curato e poi trasformato per pietà in una lepre-coniglio. Speciale, però, perché in grado di deporre le uova: capirete così la necessità impellente di nasconderle, questi benedetti ovetti…
Dopo questo excursus cripto-antropologico vi lasciamo con un cortometraggio della Disney della serie delle Silly Symphonies, dedicato ovviamente alla produzione e colorazione delle golose uova di cioccolato.
Un piccolo capolavoro.
Buona Pasqua a tutti, qualunque cosa significhi per voi!
Foto: Getty Images



