Bianco e Nero: Fabio volo e le sue ombre

Fabio Volo è un dj. Anzi, no. Fabio Volo è uno scrittore. No, no, è un attore. Macchè, un presentatore televisivo. E se la sua professione in realtà non rientrasse in nessuna di queste? Alla fine è lo stesso Fabio a triturarci gli zebedei con quel suo continuo ricorrere alla notte dei tempi, quando era un panettiere bresciano che si alzava alle 4 di mattina.

Ecco, allora diciamo che Fabio Volo è un panettiere che ha le mani in pasta ovunque. Attenzione però, le "mani in pasta" questa volta non coincidono con le raccomandazioni, sono qualcosa di totalmente diverso: Volo è uno che vuole sperimentare, un uomo come tanti che si stanca facilmente di quello che fa e vaga alla ricerca di stimoli. Beato lui che ha la possibilità per farlo.

Ciò che bisogna capire è se la fortuna che gli è capitata tra le mani abbia effettivi riscontri. A livello di pubblico sì, in tv ha successo, alla radio ha tanti ascoltatori fedeli, i suoi libri vendono, i film hanno risultati decenti. Tutto questo è sinonimo di successo? Bè, sì, se vediamo il mondo alla Costanzo Show (che recentemente ci ha illuminato affermando che se un programma fa ascolti allora è un buon programma).

Il problema è che Volo ti prende per il culo. Tu lo sai questo, vero? Sì, parlo proprio con te, che lo segui in qualsiasi cosa faccia. 

Vi devo spiegare il perchè? E vabbè, proviamoci. Chissà quante volte, nella tua vita, hai desiderato sentirti dire qualcosa da qualcuno. Bene, Fabio Volo è quel qualcuno che ti dice quel qualcosa. E riesce a farlo con arte sopraffina, perchè sia che tu sia uomo o donna lui è in grado di donarti un brivido. Pillole di saggezza popolare. Ma proprio popolare.

Fa una trasmissione in radio? Bene, Volo vi inonderà – con ironia, questo bisogna dirlo – di poesie popolari e di popolari telefonate con il suo guru.

Fa un film? Bene, vi sommergerà di luoghi comuni da single maledetto con sentimenti puri. In linea con l'Italia dei ggiovani.

Scrive un libro? Chiunque lo legga riuscirà ad immedesimarsi nel protagonista. Bè? Allora? Il fine di un libro non è questo? E' questo che vi state chiedendo? Già, la letteratura moderna è questo: ti fa immedesimare ma poi non ti lascia nulla. Se crogiolarsi nel proprio ego per qualche oretta è il fine di un libro, allora Volo è il nostro più grande autore.

Un discorso a parte merita la sua presenza televisiva. Lasciando da parte le sue due ultime trasmissioni, quando ha portato la sua brescianità in giro per il mondo, ricordo come un piacevole svago le sue interviste in seconda serata. Ecco, forse si dovrebbe concentrare su questo.

E invece no. Sono sicuro che il pensiero di Volo è già altrove. Magari con le tette sul bancone di Striscia, perchè no? 

Scritto da Style24.it Unit

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