Tutti i sondaggi segnalano uno stop all’ascesa del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo: forse il web non basta per vincere le elezioni? Intanto Berlusconi guadagna punti con la solita invasione televisiva
Dopo la presa di Parma, la grande galoppata nei sondaggi e l’exploit siciliano, sembra che la strepitosa corsa del Movimento 5 stelle sia rallentata, anzi secondo alcuni avrebbe proprio innescato la marcia indietro. A dircelo sono i soliti istituti di sondaggi, da prendere sempre con le molle, se non altro perché non concordano mai completamente neppure tra loro.
Però praticamente tutte le rilevazioni segnalano un calo del movimento di Beppe Grillo, e anche nell’aria si avverte che qualcosa è cambiato, soprattutto in termini di centralità mediatica: prima si parlava solo della novità a cinque stelle, poi sono arrivate le primarie del Pd, il ritorno di Berlusconi, l’impegno di Monti, e con i riflettori dei media se n’è andato anche un po’ di consenso.
Un fenomeno fisiologico, che però insegna qualcosa a Grillo e in generale a tutti noi: il web non basta, e i media tradizionali (dalla stampa alla tv generalista passando per la radio) hanno ancora un impatto decisivo sul condizionamento e le scelte dell’elettorato.
Anche il caso di Silvio Berlusconi lo conferma, che a fronte di un’annunciata offensiva sul web che per ora si è ridotta a ben poca cosa, si sta spendendo senza sosta in una presenza massiccia sul piccolo schermo, imponendo in ogni dove televisivo i suoi comizi. Il risultato però è che è riuscito a rosicchiare qualche punto e che il Pdl sembra essersi smosso dal 15 per cento al quale risultava inchiodato.
Ovviamente in tutto questo entrano in gioco anche elementi politici, come le polemiche interne al M5S e le promesse folli del Cavaliere a cui il pubblico della D’Urso pare ancora credere, ma la morale resta quella: per ora vincere le elezioni contando solo sul web sembra una mission impossibile. Forse se qualche volto dei cinque stelle si facesse vedere nei talk show non sarebbe poi così male per il movimento, al di là di quello che pensa l’infallibile guru.
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