Asia Argento accusata di violenza sessuale, il risarcimento

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

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Asia Argento, la paladina delle donne, quella che si batte da sempre contro la violenza sul sesso ‘debole’, è finita sotto ai riflettori di tutto il mondo per un’accusa di violenza sessuale.

A rendere noto il fattaccio è il New York Times e ad accusarla è l’attore Jimmy Bennett, ma per il momento non ci sono dichiarazioni da nessuna delle due parti.

La violenza

L’attore e musicista rock californiano Jimmy Bennett, ha ottenuto da Asia Argento un risarcimento di 380 mila dollari, corrispondenti a circa 330 mila euro, per le violenze sessuali subite. Stando ai racconti del giovane ventiduenne, la Argento ha abusato di lui quando aveva appena compiuto 17 anni.

Asia e Jimmy si sono conosciuti nel 2004 quando il ragazzo interpretava la parte del figlio della donna nel film ‘Ingannevole è il cuore più di ogni altra cosa’ e, negli anni, sono sempre rimasti in contatto. A rendere noto il fattaccio è il New York Times che cita anche i documenti che l’avvocato di Asia e quello di Jimmy si sono scambiati. La testata sostiene di aver ricevuto delle mail criptate che gli hanno fornito le prove della denuncia di Bennett: da foto insieme a messaggi privati, tutti datati 9 maggio 2013.

È proprio questo il giorno in cui sarebbe avvenuta la violenza sessuale e sembra che le sopracitate ‘prove’ siano state confermate da tre persone che sono a conoscenza dei fatti. Una delle foto, addirittura, ritrae Asia e Jimmy a letto insieme ed è stata scattata proprio il 9 maggio 2013. Questo stesso giorno la Argento ha scritto su Instagram un post diretto proprio a Bennet. Vi si legge: “Aspettando il figlio tanto atteso, il mio amore Jimmy Bennett”.

In risposta, la figlia di Dario, ottiene un “Sono quasi arrivato” da parte di Jimmy. L’incontro tra i due è avvenuto in un albergo della California, il Ritz Carlton a Marina del Rey. Il ragazzino era ovviamente accompagnato da un familiare, ma la Argento ha chiesto di poter rimanere da sola con Bennett. Proprio in questo momento si è consumata la violenza: una volta rimasti soli, grazie all’alcool, si sarebbero abbandonati a ‘trastulliì sessuali.

Asia, all’epoca aveva 37 anni, mentre Jimmy 17. ‘Trastulli’ quindi per lei, ma per lui?

La denuncia

Il diciassettenne Jimmy Bennett, stando alle parole dei suoi legali, dopo questo incontro non era più lo stesso ragazzino spensierato.

Nei documenti c’è scritto che l’attore era “estremamente confuso, mortificato e disgustato”. Lo stesso giorno della violenza, Asia Argento scrive un post Instagram dedicato al ‘magnifico’, almeno per lei, incontro con il suo baby attore preferito. L’attrice e regista scrive: “Il più bel giorno della mia vita, ho rivisto Jimmy Bennett. Jimmy sarà nel mio prossimo film”. Un entusiasmo eccessivo, non trovate? Certo è che è semplice parlare con il cosiddetto senno del poi, però, considerando anche la trama del film in cui Asia e Jimmy si sono conosciuti, ci si può aspettare di tutto.

Non so se avete presente ‘Ingannevole è il cuore più di ogni altra cosa’, ma vi posso assicurare che la violenza, fisica e sessuale, è il leitmotiv che permea tutta la pellicola. Stando ai documenti citati dal New York Times, da questo film in poi, Asia per Bennet è diventata oltre che un mentore, una figura materna. La denuncia di Jimmy arriva cinque anni dopo e solo quattro settimane dopo quella fatta dalla Argento nei confronti di Weinstein.

Pura casualità? Credo proprio di no. Sembra quasi che il ragazzo abbia trovato il coraggio per fare quello che avrebbe dovuto fare da tempo: denunciare la sua carnefice. Sicuramente, Bennet, che dopo l’episodio di violenza ha avuto molti problemi di lavoro, con un calo di guadagni da 2,7 milioni a 60 mila dollari all’anno, ha voluto dar voce alla sua rabbia. A ragione, considerando che ha ottenuto la vittoria.

Asia è stata costretta a risarcire Jimmy Bennet di 380 mila dollari, pari a quasi 330 mila euro. Di questi, 200 mila sono già stati corrisposti, mentre i restanti dovranno essere versati entro un anno e mezzo. Che dire? Cara Asia, ‘predichi bene ma razzoli male’. Ora del famoso #MeToo che ce ne facciamo? Tutto ciò è sconcertante.