L’ultima apparizione cinematografica in “Magnifica presenza” di Ferzan Ozpetek, a ricordare la grande attrice nata in teatro, tra gli altri Giorgio Albertazzi: “voleva essere aiutata a morire”
Anna Proclemer, in arte Anna Vivaldi, si è spenta la scorsa notte nella sua casa romana all’età di 89 anni.
La grande attrice, per lo più sconosciuta ad un pubblico giovane, nata in teatro e “prestata” con classe a cinema e televisione, si è spenta all’età di 89 anni.
Nata a Trento nel 1923, la Proclemer debutta giovanissima nel ’42 in ‘Nostra Dea’ di Massimo Bontempelli con il Teatro dell’Universita’ di Roma. Nel 1946 sposa lo scrittore Vitaliano Brancati, che per lei scrive nel 1952 il testo teatrale ‘La governante’. Durante la guerra l’attrice arriva al teatro di Anton Giulio Bragaglia, alla compagnia Pagnani-Cervi, fino a recitare con Vittorio Gassman e Luigi Squarzina, per approdare infine al Piccolo Teatro di Milano, diretta da Giorgio Strehler.
Al cinema è protagonista di circa 15 film ed è la doppiatrice di Anne Bancroft in ‘Anna dei miracoli’, testo che interpreta nel 1968 per una miniserie tv che la rende famosa al grande pubblico. Nel 1956 inizia il sodalizio artistico e sentimentale con Giorgio Albertazzi, con il quale recita in teatro testi di Pirandello, D’Annunzio, Shaw e altri, e appare in tv nello sceneggiato ‘L’idiota’. Nel 2011 le viene assegnato il Premio ‘Alabarda d’oro’ per il teatro.
Numerose le voci istituzionali e artistiche che in queste ore hanno espresso il loro cordoglio.
Il capo dello Stato Giorgio Napolitano la ricorda come ”un’artista di forte personalità e grande talento che ha lasciato un segno inconfondibile sulla scena teatrale italiana”.
L’amico Ferzan Ozpetek, che l’ha diretta nella sua ultima apparizione cinematografica in ‘Magnifica presenza’, l’ha ricordata così: “E’ un dolore enorme per me la morte di Anna Proclemer, tra noi c’e’ stata una vera ‘storia d’amore’ professionale. Ci sentivamo continuamente – ha detto all’Adnkronos il regista, in partenza per Tokyo, aggiungendo – Avevo scritto una parte per lei anche nel mio nuovo film ‘Allacciate le cinture’ – rivela Ozpetek- ma Anna mi aveva detto di non sentirsela di spostarsi e di affrontare questo nuovo ruolo.
Avevamo quindi deciso insieme di lasciare perdere, allora ho eliminato la parte e lei mi ha detto: ‘per questo ti amo’. Sono distrutto da questa notizia, per tutte le dodici ore del volo da Roma a Tokyo pensero’ a lei“.
“Anna è morta. E manca una persona importante non solo per il teatro e lo spettacolo italiano, ma anche per il nostro Paese, perché lei ha contato molto, anche dal punto di vista civile. Anna è stata una vera autentica grande attrice, termine abusato, specialmente con la televisione dove tutti vengono definiti ‘grandi’. – ha dichiarato Giorgio Albertazzi, che ha confessato l’aiuto chiestogli dall’attrice per morire – Il degrado del corpo è terribile da accettare -afferma l’attore- quando la mente è lucida. Forse le malattie che causano un degrado generale sono meno terribili. Per questo voleva essere aiutata a morire. Ma capire tutto ciò è difficile. Lei voleva morire però io non ne ero così convinto, volevo che vivesse ancora e mi inventavo delle cose da fare“.
Il Comune di Roma ha annunciato che la camera ardente sarà allestita in Campidoglio per consentire l’ultimo omaggio all’attrice nella sala della Protomoteca, a partire dalle 14 di venerdì 26.



