Giurato di “Tacco 12…e non solo”, il format di La7d condotto prima da Cristina Chiabotto e poi da Cristina De Pin; Alessandra Moschillo è figlia del celebre stilista Saverio Moschillo, l’imprenditore vice presidente della Camera Nazionale della Moda, che oggi possiede showroom in tutto il mondo. La sua attività riguarda sia l’abbigliamento che le calzature, soprattutto da quando, nel 2006, ha aperto una società con Rodolphe Menudier. Alessandra, che da assistente ha fatto tutta la gavetta fino a diventare il braccio destro del padre, è oggi una donna in carriera affermata nel settore della moda.
Chi è Alessandra Moschillo
Alessandra Moschillo, nota al pubblico per aver preso parte al fashion game “Tacco 12…si nasce”; condotto prima da Cristina Chiabotto su La5, poi passato a La7 come “Tacco 12…e non solo” condotto da Cristina De Pin; in veste di giurato, è figlia del noto e poliedrico imprenditore della moda Saverio Moschillo. Originaria di Ariano Irpino in provincia di Avellino, Campania, nonostante sia figlia d’arte, Alessandra è dovuta partire dal basso con umiltà e tanti sacrifici e; grazie a un’intensa gavetta; con grinta, forte personalità e passione è riuscita a raggiungere molti importanti traguardi. Gli stessi che, oggi, hanno reso una giovane donna una delle imprenditrici più affermate, in veste di braccio destro del padre.
Padre e figlia, mostrano un grande attaccamento alla loro terra d’origine, ovvero la Campania; e con tanta gavetta, senso del sacrificio e passione hanno saputo conquistare il Nord d’Italia e il mondo partendo dal Sud: dall’Irpinia sono arrivati a Milano, Parigi e New York.
Non sorprende, quindi, che la figlia sia stata giurato del format televisivo dal titolo “Tacco 12″ per le amanti delle scarpe, trasmesso da ben 3 anni prima su La5 e poi su La7d fino al 2017. In questo programma, esperte del settore assistono tre ragazze nella creazione di un look perfetto per un evento importante. Chi riesce ad abbinare meglio l’abito alla calzatura più adatta vince il paio di scarpe che ha scelto per la serata, tutto sta all’insindacabile giudizio delle esperte del settore e della conduttrice.
I Moschillo vs Richmond
Saverio Moschillo, come abbiamo accennato prima, oggi è vice presidente della Camera Nazionale della Moda; ovvero l’associazione che coordina e sviluppa lo sviluppo della moda in Italia, ma non solo. Il suo nome ha segnato anche il noto marchio inglese di moda, noto a livello internazionale, John Richmond; con il quale ha stretto un sodalizio creativo e imprenditoriale durato fino al 2015. Con quest’ultimo sta attualmente portando avanti una battaglia legale per la proprietà dei marchi nati dalla stessa collaborazione.
Nonostante la rottura tra i due, padre e figlia hanno continuato a sfoggiare i loro capi sotto il marchio “Rich“, per il quale lo stesso Saverio ha provveduto ai disegni della collezione. Nel tentativo di calmare le acque, per quest’ultima stagione i Moschillo hanno deciso di sfilare con il loro nome. D’altra parte Richmond, stilista celebre per il suo animo rock, ha optato per riportare alla ribalta i suoi classici come i blazer, giacca sportiva di lana blu, e i pull a girocollo nell’intento di ribadire l’unicità del suo marchio. Il tutto in un originale mix tra nobiltà e ribellione tipica dell’Inghilterra degli anni ’60-’70.
Assodato lo stile inimitabile di Richmond; d’altra parte Moschillo mostra un innato talento per gli affari, maturato nel corso di una lunga esperienza nel gruppo Ittierre; grazie al quale ha consentito alle idee a tratti bizzarre di Richmond di conquistare notevoli fette del mercato internazionale. Inoltre Moschillo ha il merito di aver affiancato al brand Richmond la licenza di produrre e distribuire in tutto il mondo un altro noto marchio inglese di abbigliamento per uomo, donna e bambino, ovvero Husky.
Una questione ancora in sospeso
La querelle legale tra gli ex soci RicHmond e Moschino non da segni di cedimenti; anzi, si arricchisce sempre di nuovi capitoli. Oggi Saverio e Alessandra Moschillo sono titolari della Biver srl. Nel giugno del 2017, a causa di una denuncia per la vendita di prodotti con marchio “Rich”, in quanto i Moschillo non avevano più il titolo di farlo, sono stati sequestrati oltre mille capi per un valore complessivo di oltre un milione e mezzo di euro dalla Polizia Locale. Il tutto in uno dei punti di riferimento nel quadrilatero della moda milanese; il negozio di via Bigli.
