A qualcuno piace caldo musical: a Milano Sugar dal 7 maggio

Dal cinema al teatro il passaggio è breve, sopratutto quando si parla di capolavori

Ma non capisci proprio niente, Osgood! Sono un uomo!” – “Beh, nessuno è perfetto.

Con questo scambio divenuto ormai leggendario si concludeva una pellicola che sarebbe stata acclamata come la miglior commedia della storia del cinema. Frutto dell’ingegno e del tocco magistrale di Billy Wilder, nel 1959 A qualcuno piace caldo ebbe un enorme successo di pubblico e critica, grazie anche all’interpretazione del trio di protagonisti costituito da Jack Lemmon, Tony Curtis e Marilyn Monroe.

Dal 7 maggio al 19 l’opera sarà messa in scena al Teatro Nuovo di Milano sotto forma di musical. Sugar – A qualcuno piace caldo è infatti il titolo dello spettacolo diretto da Federico Bellone, il quale ha già firmato regie di grandi successi teatrali come Grease, High School Musical e Hollywood Dreams.

La trama è nota, ma vale la pena ricordarla. Nella Chicago del proibizionismo Joe e Jerry sono due musicisti squattrinati che cercano di sbarcare il lunario.

Per puro caso la coppia assiste alla ferocissima strage di San Valentino a opera del gangster Al Capone.

Per nascondersi dai sicari che tentano di metterli a tacere i due si travestono da donne ed entrano a far parte di una orchestra tutta ala femminile, che sta partendo per Miami. Sotto le sembianze di Josephine e Daphne i due faranno la conoscenza di Sugar, la bellissima e un po’ svampita cantante del gruppo, dedita al vizio dell’alcol ma di buon cuore.

Nel non facile ruolo di Sugar ci sarà Justine Mattera, una che dalla somiglianza con l’icona Monroe ha tirato fuori l’intera carriera, mentre Pietro Pignatelli e Christian Ginepro vestiranno i panni dei due pretendenti en travesti. Ospite speciale il mentore della Mattera Paolo Limiti nei panni del tenente Mulligan.

Una colonna sonora prettamente jazz anni 20, l’utilizzo della tecnica illusionistica del Fregoligraph (un meccanismo che permette agli attori di passare dalla proiezione su schermo al palcoscenico) e una scenografia in bianco e nero nostalgico cercheranno di non far rimpiangere il capolavoro filmico di Billy Wilder.

Scritto da Style24.it Unit
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