X-Factor 4: Mara Maionchi, Anna Tatangelo e lo scontro di stili

Mentre guardavo la prima puntata di X-Factor 4 (di cui ho fatto la cronaca), riflettevo sui giudici scelti quest'anno. A catturar la mia attenzione, in particolare, è stato il contrasto tra Mara Maionchi e Anna Tatangelo. Non è – per ora – un contrasto esplicito, no. Martedì non hanno litigato, né niente. E' qualcosa di più profondo, che potrebbe venir fuori alla distanza. Potrei definirlo un “clash of styles”, ovvero uno scontro di stili, di pensieri, di modi di porsi.

Osservavo con curiosità l'atteggiamento di entrambe, e mi chiedevo perchè trovassi istintivamente simpatico quello di Madame Maionchi, ed istintivamente antipatico quello di Mademoiselle Tatangelo. Non può essere solo un pregiudizio, mi dicevo, in quanto le vedevo per la prima volta in quel contesto. E allora cosa? Ho ripensato al gesto dell'ombrello della Maionchi a Facchinetti, che tentava di fregarla chiedendole il titolo d'una canzone in inglese, e ad alcune frasi della Tatangelo, che si girava sovente verso il pubblico per chiamar l'applauso, ed ho avuto l'illuminazione: è un discorso legato alla genuinità.

Mara Maionchi sembra spontanea in tutto quel che fa. Ha un suo pensiero, e lo segue anche a costo di dare un dispiacere al pubblico. E' un personaggio concreto, nel senso di tangibile, vivace, verace. Ride come una pazza delle sue stesse cazzate, non ha paura di sbagliare nè di andare contro la maggioranza. E' profondamente umana nei suoi pregi e nei suoi difetti.

Anna Tatangelo, invece, pare muoversi sempre come se qualcuno la stesse osservando, come se avesse costantemente una telecamera puntata in faccia. I suoi gesti, le sue pause, le sue esternazioni: tutto, in lei, sembra spesso costruito. Mi dà una strana impressione, come se si sforzasse di fare non tanto quel che piace a lei, ma quel che piace al pubblico. Un insistito esercizio di ricerca dell'approvazione popolare attraverso il politically correct: in ogni circostanza lei deve essere inappuntabile, altrimenti potrebbe perdere consensi. Dev'esser chiaro a tutti che lei è gggiovane, famosa (ma modesta), bella, bbbuona, gentile, comprensiva, amorevole, tenera, dolce, paziente, non parla male di nessuno, non pensa male di nessuno, e via discorrendo. Troppe qualità, forse, per una persona sola.

Scritto da Style24.it Unit

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