X-Factor 4: cronaca dell’ottava puntata – La noia batte sul due

Serata dedicata alle Colonne Sonore del Cinema. Bah. Se dovessi assegnare un premio cinematografico ad X-Factor 4, sarebbe pi— un Razzie Award che un Oscar.

Un manichino vestito da cameriera sul palco. Entra Facch-inetto, e non si capisce pi— chi dei due sia il pupazzo. Elio travestito da pirata, la Tatangelo travestita da cubista, Nevruz travestito da Capitan Caveman. Manche unica. Push de bottle! e partono le polemiche inutili per tre quarti d’ora: la rabbia di Anna, le paturnie di Elio, i pareri di Ruggeri, la noia che sale.

Dami “Gimme some lovin'” (Blues Brothers): UNA scelta decente. Deo gratias. Altre lo saranno molto meno, mi sa. Esibizione energica, se non altro. Coreografie di Tomassini incommentabili come sempre (gente in smoking con maschere dorate, elmetti da pompieri e boa di struzzo).

Kymera “Phantom of the opera” (Phantom of the opera): Scelta originale (pi— o meno). Almeno c’Š lo sforzo di proporre roba non vista e rivista. Molto scenografici. A Mara non son piaciuti perchŠ… perchŠ… non s’Š capito, non lo sa neanche lei. Ah, vabbŠ, utilissimo. Dopo Capitani coraggiosi, ecco i giudici coraggiosi. Chiedono al capellone di imitare Samara di The Ring, e lui ubbidiente rutta nel microfono. Grande momento televisivo.

Ruggero “Mambo Italiano”(Riso Amaro): VabbŠ, ma a lui sempre canzoncine ruffiane? Mobbasta, eh? C’era l’intera discografia dei film Disney da cui attingere, per dire. Non Š una battuta, alcune di quelle canzoni sono memorabili. Oppure ehi, dategli qualcosa di Bud Spencer & Terence Hill, tipo “Dune Buggy” (Altrimenti ci arrabbiamo) o “Fantasy” (Bomber), cos ci facciamo due risate. No, mai: al pupattolo bisogna affibbiare smorfiosamente ‘ste canzoni nazional-popolari, guai a dargli qualcosa di diverso.

Nevruz “Cosa sono le nuvole” (Capriccio all’italiana): Gli avessero dato “Lust for Life” di Iggy Pop (Trainspotting), veniva gi— il mondo. Invece no, gli danno Domenico Modugno. Sembra ‘na barzelletta. A ‘sto punto dategli direttamente Orietta Berti e non ne parliamo pi—. Lui, comunque, se la cava.

Davide “Everybody’s talkin'” (Un uomo da marciapiede): Strano, visto il trend credevo gli avrebbero dato qualcosa da Barbie tipo “L’ultimo bacio”. La canzone (Everybody’s talkin’) Š molto famosa, ma sono stufo delle assegnazioni che fanno a ‘sto ragazzo (e pi— in generale della roba che assegnano in ‘sto programma). Ci sono OTTO MILIARDI di canzoni tra cui scegliere, e vanno sempre sul classico-che-pi—-classico-non-si-pu•, sul non-c’entra-una-mazza o sul ruffiano andante. Basta, diobono. Dategli un “Bad to the bones” (Terminator), ed osservate i reggiseni piovere sul palco.

Nathalie “Let the sunshine” (Hair): Il brano Š storico e non si discute, anche se io avrei scelto diversamente. Non so, avrei richiamato one night only Cassandra – vestita da John Travolta – per uno spettacolare “You’re the one that I want” (Grease), ad esempio. Ma vabbŠ. Buffo: ai rocker danno roba soporifera/impegnata, ai melodici danno roba melodica. Un fuoco incrociato letale per chi, come me, sperava che X-Factor fosse uno show divertente.

Stefano “La prima cosa bella” (La prima cosa bella): See, buonanotte, Nicola di Bari. Pronti con le flebo. Cosa ci vuole a sperimentare un attimo o a sorprendere lo spettatore? Al ragazzo stanno dando del raccomandato e del piagnone, e sta lottando per diventare qualcuno: gettate via le canzoni-mozzarella e sorprendete tutti con un “Eye of the Tiger” (Rocky 3), che d… una carica smisurata e mostra a tutti di che pasta Š fatto, no? E’ uno show, e allora che si giochi, diamine. Sempre la stessa solfa.

Allo Scontro Finale vanno Dami e Davide. Ormai Š tutto talmente surreale da non meritar commenti. E’ ovvio che Davide far… da Terminator eliminando Dami, e Dami – colorito terreo – lo sa. L’eliminato di questa settimana Š… Dami, che ha una voce della madonna ma deve lasciar strada agli Stefano e ai Ruggero. Per fortuna Š un talent-show.

New Entry: un’altra infornata di derelitti. Meno male che Š anche l’ultima. Le puntate, tra l’altro, son mica tredici? La prossima Š la nona… boh, ma serve? Joe, Marika, Elizabeth, Apple Pies: non sono i nomi dei personaggi d’un teen-drama, sono i nomi dei sopracitati derelitti. Ah, Joe fa il presentatore su Rai Gulp? Ma ci tornasse, se deve proporre roba come ’50 special’ (con gli urlettini, anche). Marika vuol mostrare a tutti di essere strabravissimissima con la black music, entrer… lei. Elizabeth sorride, sorride, sorride e quasi dimentica di tener le note. Sugli Apple Pies, versione casereccia de Gli Impossibili, alcuni potrebbero scrivere interi libri. Io no. Alle 00:20 (solo?), i nottambuli decidono che il nuovo concorrente di X-Factor Š… Marika (appunto).

Parere personale: Okay, dopo otto puntate mi sono ufficialmente stancato. Gli appassionati mi scuseranno, ma il programma mi piace davvero poco. Mi pare ci sia poca voglia di movimentare le cose e di spezzare lo status quo. Mai un sussulto, mai un’assegnazione spiritosa. Nella serata Colonne Sonore del Cinema piazzano Nicola di Bari e lasciano fuori brani monumentali come “Born to be wild” (Easy Rider), “Who wants to live forever” dei Queen (Highlander), “Take my breath away” (Top Gun), “Johnny B. Goode” di Chuck Berry (Ritorno al futuro), “Stand by me” (Stand by me), “I will always love you” di Whitney Houston (Bodyguard) o “Everything I do (I do it for you)” (Robin Hood). Una presa in giro.

Si dovrebbe e potrebbe rendere X-Factor un palco da cui insegnare ad ascoltare, mostrando la variet… meravigliosa della musica mondiale. Niente di tutto ci•: giuria molle, ritmo calante, noia crescente. Stanno imborghesendo i Nevruz e le Nathalie, cioŠ quelli che potevano sparigliar le carte. Tra l’altro mi sembra tutto molto autoreferenziale: la settimana prima assegnano un brano di Malika Ayane, la settimana dopo eccola l come ospite della serata. Un sacco di canzoni ruffiane, di “amici degli amici”, di “tu sei bravo / anche tu lo sei”, di votazioni buoniste. Senza parlare di marcomengoni, che appare una volta s e l’altra pure: ormai ho il terrore di andare in bagno e vedermelo spuntare dalla tazza del cesso.

Facch-inetto si rivela sempre pi— un presentatore monotono; i giudici paiono imbolsiti e vecchi dentro (Maionchi e Tatangelo in primis), pi— protesi a difendere la loro immagine che a creare qualcosa di degno d’esser visto e ascoltato. Elio mi ha sorpreso in negativo: non punge, non polemizza, non critica, non fa un tubo a parte mettersi parrucchine e baffettini. Sveglia, ouh. Ruggeri almeno tenta qualche estrosit… coi Kymera, che per• rimangono inclassificabili: non so quale direzione potranno prendere, soprattutto qui in Italia. In sintesi, due palle cubiche.

Scritto da Style24.it Unit

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