Virus intestinale: sintomi, conseguenze ricorrenti e rimedi

Il virus intestinale può colpire adulti e bambini. Sintomi, conseguenze e rimedi della nonna.

Il virus intestinale può colpire adulti e bambini e, talvolta, può rivelarsi davvero difficile da gestire. Cosa fare? Vediamo quali sono i sintomi più comuni e le conseguenze ricorrenti, nonché alcuni rimedi della nonna.

Virus intestinale: sintomi

Cosa fare se improvvisamente si viene colpiti dal virus intestinale? Come si possono gestire al meglio la fase della malattia e i giorni di convalescenza? Quali alimenti è consigliabile mangiare e quali, invece, vanno assolutamente evitati?

Il virus intestinale è un processo infiammatorio di origine virale che colpisce lo stomaco e l’intestino e che, in termini medici, viene chiamato gastroenterite virale. Di solito è causato da un’infezione da enterovirus. La sua durata è breve, di circa 2/3 giorni. Può accadere che venga confuso con altri tipi di patologie più gravi che causano diarrea e questo ne ritarda la diagnosi.

È un virus della famiglia dei rotavirus che, come tutti gli altri, può presentarsi maggiormente in alcuni periodi dell’anno e in forma epidemica. Questa fastidiosissima malattia può riguardare sia gli adulti che i bambini. I sintomi del virus intestinale sono:

  • Mal di testa;
  • Dolori articolari e muscolari;
  • Febbre e brividi di freddo;
  • Sudorazione;
  • Crampi e dolore addominale;
  • Nausea, vomito e diarrea continua;
  • Perdita di appetito e calo di peso.

Solitamente tutti questi sintomi regrediscono nel giro di 24/48 ore, soprattutto se si presta attenzione e ci si astiene dal mangiare cibi solidi e si bevono abbondanti liquidi. Fra i rimedi migliori, consigliamo assoluto riposo e una corretta idratazione. Durante la malattia è indicato mangiare riso, pane bianco e patate bollite. Di solito le gastroenteriti causate dai virus durano circa 1-2 giorni, mentre quelle di origine batterica anche una settimana o più. E’ vivamente raccomandato di non assumete farmaci di propria iniziativa personale, ma chiedere immediatamente consiglio al proprio medico. Sarà quest’ultimo ad indicarvi la cura più appropriata.

Conseguenze

Quali possono essere le conseguenze del virus intestinale? Se non dovesse risolversi in tempi brevi, c’è il rischio di disidratazione. Questa potrebbe comportare il ricovero presso una struttura ospedaliera. Lo scopo è quello di reidratare il corpo per via endovenosa.

In rari casi possono sorgere gravi problematiche, come disidratazione grave o lacerazioni dell’esofago per ripetuti e vigorosi episodi di vomito. In situazioni di questo tipo si necessita di ricovero urgente, in modo che il paziente venga sottoposto a tutte le cure del caso.

Per poter effettuare una diagnosi di virus intestinale ci si basa normalmente sulle informazioni relative ai sintomi, su un accurato esame obiettivo e su un’attenta anamnesi fatte da un medico. Esistono delle cure specifiche? Diciamo che in effetti non c’è trattamento specifico contro il virus intestinale, ma una terapia. Lo scopo è quello di prevenire la disidratazione poiché è la complicazione principale del virus.

Rimedi della nonna

I cosiddetti rimedi della nonna possono aiutare tantissimo in caso di virus intestinale. Naturalmente, prima di farne uso, fate attenzione ad eventuali allergie o a controindicazioni se assunti con alcuni medicinali. Vediamone assieme alcuni.

  • Erbe: melissa, camomilla e finocchio Se sono presenti dolore, diarrea, vomito e febbre, queste erbe sono utilissime. Aiutano soprattutto per allievare le coliche e la diarrea.
  • Estratto di mirtillo: quello nero è un potente ‘disinfettante’. Ha il potere di liberare la mucosa intestinale dai ristagni di virus e tossine.
  • Acqua: berne tanta per evitare la disidratazione. Per prevenirla, invece, è importante bere liquidi che siano arricchiti con sali, vitamine e zuccheri.
  • Integratori casalinghi: un valido prodotto fai da te si ottiene mescolando un litro d’acqua con una bustina di papaia fermentata.
  • Alimenti indicati e consigliati in caso di virus intestinale: succo di limone, banane che contengono potassio e magnesio e aiutano a placare la diarrea e riso bianco. Con quest’ultimo alimento, un vecchio rimedio della nonna impone di consumarlo ‘in brodo’, con la stessa acqua della cottura. Il sapore non è il massimo, ma il vostro intestino vi ringrazierà.

Inoltre, sono consigliati sia te che tisane calmanti: via libera alla camomilla, sempre utilie, alla menta, all’anice e allo zenzero. Ricordatevi di non bere mai bevande troppo bollenti perché potrebbero irritare le pareti intestinali. Infine, evitate di mangiare latte e derivati, cibi elaborati, piccanti o grassi che sono pesanti da digerire e non assumete alcool perché ha un effetto disidratante.

Scritto da Fabrizia Volponi

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