Chi era Vasco Pratolini: vita dello scrittore neorealista

Chi era Vasco Pratolini, storia dell'autore italiano che ha segnato il '900 con il romanzo storico di formazione "Metello". Vita e opere dello scrittore neorealista.

Nella corrente italiana del neorealismo si tenta di rappresentare l’essenza dell’uomo, sofferente delle condizioni provocate dalla distinzione tra classi sociali. In questo mondo governato dalla noia per le vacue convinzioni borghesi alcuni autori sono riusciti a lasciarne traccia scritta attraverso una ricca bibliografia. In questa corrente si inserisce lo scrittore fiorentino Vasco Pratolini.

Chi era Vasco Pratolini

Vasco Pratolini (Firenze, 19 ottobre 1913 – Roma, 12 gennaio 1991) è stato uno scrittore italiano. Vive l’infanzia a casa dei nonni, che accolgono l’orfano per tutta la sua adolescenza. La madre infatti muore quando lui ha solo cinque anni e il padre parte per la guerra lasciando il giovane senza vere figure genitoriali. Questo si rivede anche nell’educazione del giovane che viene espulso dalla prima scuola elementare per comportamenti indisciplinati.

Nel pieno dell’adolescenza lascia la scuola per rimediare ai danni economici subiti con la morte del nonno. Si accontenta quindi dei lavori più disparati senza mai abbandonare la sua grande passione, la lettura. A fargli compagnia sono infatti le opere di Manzoni, Dante e stranieri come Jack London o Dickens.

Chi era Vasco Pratolini

La scalata verso il successo

Tra il 1927 e il 1928 riprende in mano gli studi con un corso di lingua e letteratura francese e si approccia per la prima volta alla scrittura. Durante i primi anni trenta quindi entra in questo mondo oltre che scrivendo per sé anche collaborando con la rivista Il Bargello. Dopo un breve periodo di pausa dovuto a un periodo di malattia torna attivo nell’ambiente letterario dove incontra persone di rilievo quali Elio Vittorini, Romano Bilenchi e il grande Eugenio Montale.

Continua la sua presenza per diverse riviste quali Campo Marte, vittima di censura con l’avvento del fascismo, e la rivista letteraria Letteratura. In questi anni iniziano però anche le sue prime produzioni letterarie con la pubblicazione di Prima vita di Sapienza diventato poi Tappeto verde (versione ridotta).

Nel 1945 decide di trasferirsi a Napoli e lasciare la carriera giornalistica per insegnare storia dell’arte. La creazione di opere proprio non si interrompe perché in questo anno si dedica alla scrittura di Cronaca Familiare, una delle sue produzioni più riuscite.

Chi era Vasco Pratolini

La vita da letterato realizzato

Dopo aver completato la prima opera la vita dello scrittore prosegue a pieni ritmi con la ripresa della scrittura giornalistica e la continua produzione di romanzi. Tra i più noti vediamo pubblicato Cronache di poveri amanti e Metello a cui venne anche assegnato il premio Viareggio.

Dopo diversi viaggi all’estero torna in Italia e si avvicina anche al mondo cinematografico collaborando con il regista Luchino Visconti per la realizzazione di Rocco e i suoi fratelli del 1960, premiato anche alla Mostra del cinema di Venezia nello stesso anno.

Dopo una vita di riconoscimenti Pratolini si spegne all’età di 78 anni a causa dell’aggravarsi del suo stato di salute. Tutt’ora il suo nome è fondamentale nel mondo della letteratura del ‘900 per essere stato uno dei primi neorealisti.

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