Scarpe con il tacco: la pandemia ha causato una crisi nelle vendite

Chiara Caporale

Un'italiana a Dublino, con la passione per la scrittura, l'amore per lettura e la voglia di imparare costantemente,

Tag: scarpe
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È crisi per le scarpe con il tacco: la pandemia, con le conseguenti e necessarie chiusure, ha fatto sì che nel 2020 le loro vendite si siano ridotte di molto.

Scarpe con il tacco: è crisi

Cerimonie annullate, lauree a distanza, eventi online, lavoro da casa e chi ne ha più ne metta: la pandemia da Covid-19 interessa enormemente tutto il mondo. Sono molti i settori che hanno – e stanno ancora fortemente risentendo – di tutte le conseguenze necessarie per arginare il virus. Si parla di lockdown, confinamenti, interi settori chiusi o limitati.

Nel settore moda, a risentirne maggiormente, sono state le calzature con il tacco.

A farla da padrone nel corso del 2020 è stato l’ambiente domestico, in cui a prevalere è la comodità. Tutone, ciabatte morbide, scarpe sportive sono stati infatti i must have del periodo. Di sicuro non le scarpe con il tacco, generalmente riservate alle occasioni mondane, importanti, agli impegni di lavoro o comunque a situazioni al di fuori dalle mura di casa.

Le loro vendite infatti sono drasticamente diminuite e si spera che questa condizioni non duri ancora molto. Per chi si è adattato alla comodità delle pantofole, una buona alternativa possono essere le scarpe con il tacco basso e largo, super confortevoli.

Quale sarà il futuro?

Ci si interroga ora sul futuro del mercato delle calzature con il tacco. La domanda principale è: torneranno in auge come prima oppure la comodità prevalsa in questi mesi si protrarrà? Si prediligeranno calzature raso terra come mocassini oppure il fascino del tacco tornerà.

Ad oggi, la risposta non si può ancora sapere e per vedere l’andamento generale delle vendite si dovranno aspettare mesi, se non addirittura anni, in base all’evoluzione della pandemia.

Certo è che le calzature con il tacco mantengono sempre il loro fascino e non sono mancate neppure nelle sfilate per presentare le stagioni moda future, prima fra tutte l’autunno inverno 2021-2022.

La speranza è quella di poter ritornare alle vendite pre-pandemia, auspicando un ritorno alla tanto agognata normalità, in cui poter uscire, spostarsi, partecipare ad attività fuori dalle mura domestiche.

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