Scabbia in gravidanza: cosa c’è da sapere, cura e rimedi naturali

La scabbia è un’infestazione della pelle fastidiosa e contagiosa: cosa c'è da sapere se la si contrae in gravidanza?

La scabbia è una malattia della pelle molto fastidiosa e contagiosa, ma facilmente curabile attraverso delle pomate specifiche. E’ causata da un acaro chiamato Sarcoptes Scabiei ed è contagiosa. In gravidanza, se curata correttamente, non è pericolosa e non contagia il feto. Cosa c’è da sapere?

Scabbia in gravidanza: cosa sapere

La scabbia è un’infestazione della pelle molto fastidiosa e contagiosa, ma che fortunatamente è semplice da debellare. E’ provocata da un parassita molto piccolo, che si inserisce sotto la pelle creando prurito allergico e rush cutaneo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha classificata come una patologia legata all’acqua.

I sintomi tipici sono la comparsa di bolle rosse e pruriginose, molto simili a quelle causate da una qualsiasi allergia. Una caratteristica che rende ben riconoscibili le lesioni sulla pelle è la classica forma a cunicoli, come se fossero piccole gallerie di due millimetri. Il loro colore bianco indica che sono la ‘casa’ delle parassite femmine, dove vengono deposte le uova.

L’acaro Sarcoptes ScabieiQuesti colpisce in genere mani, gomiti, polsi, piedi, addome e genitali. Il sintomo più fastidioso e riconoscibile è il prurito che di notte peggiora e provoca insonnia. Anche il calore peggiora le cose: i parassiti si attivano con le alte temperature, quindi d’estate o dopo il bagno si creano vere e proprie escoriazioni.

Scabbia: come diagnosticarla

Questo parassita, ponendosi sotto la cute, si diagnostica solo una volta che le uova sono state depositate. La scabbia crea la formazione di pustole e macchie rosse sulla pelle e le stesse sono sia ben visibili che riconoscibili. Secondo diversi studi, sembra che questa malattia si manifesti più frequentemente in zone affollate e con scarse condizioni igieniche. La trasmissione avviene solo tramite contatto diretto da persone o animali domestici che sono già infetti.

Un medico riconosce facilmente il contagio da scabbia: non solo per il rush cutaneo, ma anche perché le gallerie degli acari sono ben visibili ad occhio nudo. All’occorrenza, per essere certi della diagnosi, si possono analizzare piccoli campioni di pelle in laboratorio.

Scabbia: cure

Un volta diagnosticata, la scabbia si cura in modo molto semplice. Esistono due creme a base di benzoato di benzile permetrina e crotamitone che uccidono acari e debellano velocemente le uova.

Occorre, poi, lavare abiti e biancheria a 90° gradi per eliminare ogni traccia del parassita. Un noto rimedio naturale è il balsamo del Perù, un oleoresina dal forte odore di vaniglia molto efficace. Questo prodotto viene utilizzato sia come cosmetico che come rimedio naturale come antisettico e nel caso specifico per la scabbia.

Altri rimedi naturali che possono essere d’aiuto per combattere e alleviare il prurito sono: il gel di aloe vera, il burro di Karitè, il bicarbonato di sodio, l’olio di cocco e l’amido di riso o di mais. E’ bene sottolineare che questi rimedi non risolvono il problema alla radice, ma sono utili per l’irritazione e gli eritemi della pelle.

Come alleviare prurito

Altri rimedi validi per alleviare il fastidioso prurito da scabbia e utilizzati per rimediare al disagio sono: lo zolfo in sapone, la crema alla camomilla, l’olio di Neem e l’olio dell’albero del tè. Quest’ultimo è usato come unguento oppure per farsi un bagno. Inoltre, può essere consigliato anche l’uso di un antistaminico orale o pomate al cortisone almeno 2-3 volte al giorno fino a scomparsa totale dei sintomi. In ogni caso, sarà il vostro medico a dirvi qual è la cura migliore per voi.

Scritto da Fabrizia Volponi

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