Quante ore bisogna dormire a notte: i consigli

Sapete già quante ore bisogna dormire per sentirsi realmente bene e riposati? Qui di seguito la risposta.

A chi non piace dormire? Impossibile che per qualcuno la risposta possa essere “no”. Il bello è che possiamo riposarci, sognare, rilassarci e dimenticare il brutto delle giornate. Molto spesso però non riusciamo a rigenerarci come dovremmo. Sono molti i fattori che ci influenzano negativamente e che ci impediscono di dormire le effettive ore di cui abbiamo bisogno. A proposito, quante ore bisogna dormire a notte? Ecco qui di seguito tutto quello che c’è da sapere al riguardo.

Quante ore bisogna dormire a notte?

Dormire è veramente importante per ricaricare le energie, per distendere la mente e sentirsi riposati. Ma non sempre si rivela così rigenerante come dovrebbe essere. Infatti, un po’ per lo stress, un po’ per le ansie e le tensioni giornaliere, un po’ per l’alimentazione, non riusciamo mai a dormire le ore necessarie di cui avremmo bisogno. Sapete che ognuno di noi ha un’esigenza fisiologica diversa di dormire? Di conseguenza, ognuno di noi necessita di tot ore a notte per dormire realmente bene. Anche perché c’è una bella differenza tra le ore di sonno consigliate e quelle effettive di cui si ha bisogno.

Secondo un’indagine condotta dai ricercatori del Brain and Mind Institute della Western University, esiste una correlazione tra le abitudini del sonno sulla vita quotidiana. Ma l’impatto che ne deriva non ha a che vedere in primis con le ore di riposo. Infatti, si è riscontrato che tutti i volontari che hanno fatto il test hanno mostrato le stesse performance, indipendentemente dalle ore di sonno. In via generale, bisognerebbe dormire circa 7-8 ore per notte per sentirsi riposati e ricaricare le batterie.

quante ore bisogna dormire a notte

Consigli su come migliorare il sonno

Per poter dormire al meglio e le ore necessarie, è importante fare una preparazione adeguata. A partire dall’ambiente, che deve essere caldo e accogliente, con luci soft e di notte completamente spente, in modo da evitare distrazioni, anche visive. Poi, si può aiutare il corpo a rilassarsi e distendersi facendo un bel bagno caldo, leggendo un buon libro, bevendo una tisana rilassante con erbe naturali. E ancora, una luce con effetto cromoterapia può aiutare a conciliare più facilmente il sonno.

Ma non è finita qui: fare un mini riscaldamento di stretching ogni giorno consente di allungare i muscoli e di distendere le tensioni. Questo potrebbe essere positivo per quando si va a dormire, che ci si sente più stanchi e più rilassati allo stesso tempo. Tra i rimedi più efficaci, però, il riposo pomeridiano è il più consigliato. Ovviamente se gli impegni lavorativi lo permettono, concedersi almeno venti minuti di sonnellino prepara il corpo per le ore di sonno notturno vero e proprio.

In sintesi, riposare ad intervalli e fare una preparazione adeguata dovrebbero influenzare positivamente l’attività del dormire. Ma al di là di questi fattori determinanti, non bisogna dimenticare di ascoltare i segnali che il nostro corpo ci manda. Non basta dormire tante ore a notte se poi proviamo sintomi quali stanchezza: questo significa che gli stiamo chiedendo troppo. Ecco perché in questi casi bisognerebbe prendere una pausa e ridimensionare le proprie routine.

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Scritto da Marta Vitulano

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