Quali sono pezzi principali collezione Mini me

Se le nostre piccole hanno un’anima fashion cui proprio non riescono a rinunciare, è necessario personalizzare il loro armadio di alcuni tra i pezzi principali della collezione Mini Me. Certo, alcuni potrebbero obiettare che non è bene rendere le bambine così consapevoli del proprio aspetto fisico e di come questo possa cambiare la percezione esterna e la relativa accettazione. E’ pur vero, però, che esiste sempre una via di mezzo. Questo vuol dire che, educare le proprie bambine al buon gusto, non vuol dire trasformarle in fashion victim in miniatura. L’importante, infatti, è arricchire le loro giornate di altri stimoli oltre allo shopping.

Quindi, nel pieno della tranquillità e senza demonizzare nulla, vediamo quali sono i pezzi principali della collezione Mini Me. Partiamo proprio da quella proposta da Oviesse. In questo caso non è possibile rinunciare a una mise sportiva dall’ispirazione francese, composta dalla blusa bianca con righe a contrato, jeans stretch leggermente arrotolati alle caviglie e le immancabili All Stars che, volendo, possono essere sostituite anche da ballerine bianche o blu. In questo modo l’effetto petit parisien è assicurato. Nel caso, invece, abbiate in programma una vacanza al mare, Oviesse propone nella sua collezione Mini Me il duo shorts e blusa ampia con bretelline. In questo caso i pantaloncini sono bianchi e sfilacciati all’altezza del taglio, mentre il top in viscosa assicura alle piccole freschezza, libertà di movimento e uno stile senza impegno.

Un capo semplice e di uso quotidiano che non può mancare nel guardaroba di una mamma attiva e di una piccola altrettanto vivace e moderna è la t-shirt. Tra tutte quelle in commercio, particolarmente simpatiche e perfettamente abbinate sono quelle proposte da Follie Follie. Questo brand accomuna mamme e figlie attraverso del semplice cotone bianco e delle scritte spiritose da abbinare agli irrinunciabili jeans per un pomeriggio al parco o per un pranzo fuori per sole “donne”.

Scritto da Tiziana Morganti

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