Pupo contro il Festival: “Dieci minuti a Sanremo 2020 li meritavo”

Quest'anno Pupo festeggia 40 anni dalla nascita di 'Su noi' e non ha preso bene la sua esclusione dal Festival di Sanremo.

Il 70° Festival di Sanremo aprirà i battenti il prossimo 4 febbraio e nella città dei fiori c’è gran fermento. Come avviene ogni anno, la kermesse musicale porta con sé molte polemiche. Una di queste è nata da Pupo, che proprio quest’anno festeggia il quarantesimo anniversario del suo celebre brano ‘Su di noi’.

Pupo contro il Festival

Correva l’anno 1980 e Pupo, nome d’arte di Enzo Ghinazzi, portava al Festival di Sanremo il brano ‘Su di noi’. Condotta da Claudio Cecchetto con la collaborazione di Roberto Benigni e Olimpia Carlisi, la kermesse musicale vide trionfare Toto Cutugno con ‘Solo noi’, seguito da Enzo Malepasso con ‘Ti voglio bene’ e Pupo con ‘Su di noi’. Sono trascorsi esattamente 40 anni da quel momento e Ghinazzi, considerando l’importante anniversario di uno dei suoi più grandi successi, credeva che Amadeus avesse un pensiero per lui. Eppure, Enzo non è stato incluso tra gli ospiti di Sanremo 2020 e questo è per lui motivo di grande dispiacere. Intervistato da Fanpage.it, il cantante di ‘Gelato al cioccolato’ ha ammesso: “Ho un rapporto molto amichevole e cordiale con Amadeus, Gianmarco Mazzi e Lucio Presta che stanno lavorando a questo Festival. Se ne era parlato (di una sua probabile partecipazione, ndr) e c’erano diverse idee, avevo pensato di cantarla portando un coro femminile dell’Armata Rossa qui in Italia”. Pupo ha ammesso che c’è stato un primo contatto con il direttore artistico della kermesse, ma che poi non se n’è fatto più niente. Possibile che Ghinazzi sia stato ‘scartato’ perché opinionista del Grande Fratello Vip? L’uomo ha risposto: “Non credo che questo abbia condizionato in maniera decisiva la scelta, che non è stata una scelta mia, ma loro. Il GF Vip va in onda il lunedì quando Sanremo non va in onda e non ci sarà al venerdì. Volendo, si poteva fare”.

Il dispiacere di Pupo

Pupo è molto amareggiato anche perché prima del 1980, anno in cui lui partecipò a Sanremo con ‘Su di noi’, il Festival sembrava ormai destinato ad eclissarsi. In quel periodo, la kermesse musicale più importante del nostro Paese stava attraversando un momento poco felice e Ghinazzi, chiamando in gara artisti degni di nota, riuscì a riportarla al successo. Enzo ha rivelato: “Nel 1980 ci fu un rilancio mediatico di Sanremo che nei dieci anni precedenti era quasi morto. In Tv veniva trasmessa solo la finale e i cantanti lo consideravano un evento da sfigati. Gianni Ravera mi chiamò pregandomi di andarci, perché io ero già famosissimo. Pur di convincermi mi disse: ‘Io ho una lista di cantanti che vorrei portare a Sanremo quest’anno, te la do e se qualcuno non ti piace o ti sta sulle pal*e tu puoi cancellarlo’”. Pupo non fece fuori nessun artista, ma, ad oggi, sembra che sia lui l’unico escluso. A Sanremo 2020, infatti, torneranno anche i Ricchi e Poveri. Il cantante ha ammesso: “Hanno scelto i Ricchi e Poveri optando per una celebrazione più pop e sacrificando ‘Su di noi’. Mi spiace perché a questo punto dovrò aspettare altri dieci anni per la celebrazione dei 50 anni. Chissà, magari ci ripensano e mi invitano. Ma in ogni caso la celebreremo al Grande Fratello, magari faremo il nostro Festival di Sanremo lì. Celebro i 40 anni di ‘Su di noi’ in giro per il mondo, ma dieci minuti a Sanremo li meritavo. Insomma, Ghinazzi ha il dente avvelenato, ma non nasconde che se dovessero chiamarlo, anche all’ultimo minuto, accetterebbe di corsa.

Scritto da Fabrizia Volponi

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