Chi era Pietro Mascagni: storia del direttore d’orchestra

Pietro Mascagni cavalca l'onda dei grandi direttori d'orchestra italiani che hanno fatto la storia tra le diverse tournée mondiali e le composizioni di successo.

Con “Cavalleria” ha ricevuto l’appellativo di compositore verista, ma il mondo lo conosce come grande direttore d’orchestra. Scopriamo insieme chi è Pietro Mascagni, protagonista dell’opera a cavallo tra XIX e XX secolo.

Chi era Pietro Mascagni

Pietro Antonio Stefano Mascagni (Livorno, 7 dicembre 1863 – Roma, 2 agosto 1945) è stato un compositore e direttore d’orchestra italiano. Dopo gli studi al ginnasio accompagnati dalla passione per canto e pianoforte, decide di dedicarsi completamente alla musica.

Ha solo 17 anni quando realizza le sue prime composizioni di musica sacra tra cui la sinfonia in fa maggiore, Elegia per soprano, Ave Maria per soprano e pianoforte e il Pater Noster per soprano e archi. L’anno dopo, sul testo del noto Friedrich Schiller compone la cantata Alla gioia in quattro voci soliste.

chi è pietro mascagni

Nel 1882 parte per Milano dove inizia il Conservatorio conoscendo così nell’ambiente artistico Giacomo Puccini e Amilcare Ponchielli. Non ama particolarmente questo mondo e ben presto discute con il direttore che lo porta ad abbandonare l’istituto e per un po’ anche la musica.

I concorsi e il ritorno al musica

Dopo alcuni anni decide di inserirsi di nuovo nel mondo della musica e si iscrive ad un concorso indetto da Sonzogno per la creazione di un’opera in un singolo atto. Mascagni decide di utilizzare “Cavalleria rusticana” di Giovanni Verga e così vince il concorso debuttando a teatro. Il successo è clamoroso e ad ogi replica viene accolto con calore.

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Successivamente intraprende una collaborazione con l’editore Ricordi per stendere “Iris” insieme a Luigi Illica con cui realizza anche il progetto “Le maschere” per Sonzogno. Nel frattempo mantiene il lavoro di direttore d’orchestra dirigendo diversi concerti alla Scala eseguendo per la prima volta in Italia “Patetica” di Tchaikovsky.

Inizia nel 1899 delle tournée in tutta Europa e successivamente negli Stati Uniti in veste di direttore d’orchestra. Il progetto continua e gli viene offerta la direzione artistica del Teatro Costanzi, che non gli impedisce di proseguire i viaggi fino in Sud America.

Il successo consolidato e la sua particolarità artistica

Nel 1927, in occasione dei cento anni della morte di Ludwig Van Beethoven, si reca a Vienna in qualità di rappresentante dell’Italia. Successivamente riceve il premio insieme a nomi importanti tra cui Luigi Pirandello e Gabriele D’Annunzio durante l’inaugurazione della Reale Accademia d’Italia.

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Mascagni ha una propensione verso acuti e declamati nelle sue opere. Nei suoi primi lavori si percepisce uno stile fine ma decadente, simile alla poesia e pittura del tempo. Cavalleria, il suo più grande successo, lo porta spesso a essere definito un compositore verista.

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