Chi era Piet Mondrian: tutto sul pittore olandese

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Conosciuto come il pittore dei colori primari Piet Mondrian è riuscito a farsi ricordare da tutto il mondo attraverso il suo modo di giocare con le linee, il giallo, il blu e il rosso.

Chi era Piet Mondrian

Pieter Cornelis Mondriaan, conosciuto come Piet Mondrian (Amersfoort, 7 marzo 1872 – New York, 1º febbraio 1944), è stato un pittore olandese. Si approccia al mondo lavorativo come insegnante di italiano, ma coltiva contemporaneamente la passione per la pittura. Stilisticamente si avvicina molto all’arte impressionista e naturalista con molti paesaggi protagonisti della tela. In questo periodo, influenzato dai movimenti e ispirato dalla natura olandese non poteva fare altrimenti.

Dei primi dipinti ci sono solo cenni di astrazione e scelta di colori primari (“Avond” è il primo in cui appaiono) ma è con il tempo che cambia stile. Inizia a legare le sue opere alla sua visione spirituale e filosofica, avvicinandosi ad artisti come Blavatsky che promuovevano una conoscenza della natura attraverso l’empirismo.

Inoltre, impressionato dal cubismo, modifica completamente il suo lavoro creando un suo stile personale.

Le influenze cubiste e la sperimentazione

Decide di trasferirsi a Parigi dove inizia a sperimentare e allontanarsi dalla fase olandese. Qui subisce l’influenza dei lavori di Picasso e Braque e inizia a spostare la rappresentazione della natura verso linee più geometriche. Arriva però la guerra mentre si trova nei Paesi Bassi e costretto a passare il conflitto nella sua città natale conosce alcuni artisti tra cui Theo van Doesburg.

Scopre di essere in linea con l’artista che sta sperimentando l’astrattismo e insieme scrivono i primi trattati per il movimento che si chiamerà “neoplasticismo”.

Tornato in Francia ha le idee più chiare e le sue rappresentazioni ora sono quadri a griglia dalle forme sottili con i colori primari.

Inizialmente i colori sono più sbiaditi finchè, raggiungendo una forma d’arte più matura, aggiunge linee nere e più spesse a separare i suoi quadrati. Nonostante il suo lavoro sembri piatto e minimalista racchiude molta più attenzione negli strati di colore intensità di quanto sembri.

Il successo a New York e gli ultimi anni

Nel 1938 decide di partire per Londra ma con lo scoppio della guerra decide di abbandonare completamente l’Europa e si trasferisce definitivamente a New York.

I suoi ultimi lavori sono più difficili da definire, le linee sono aumentate e appaiono quasi in una forma di sovrapposizione. Inoltre, nonostante possa sembrare un piccolo cambio, sostituisce le linee nere con delle spesse linee colorate, determinando una nuova direzione.

Queste novità sembrano portare verso un successo clamoroso, ma la carriera dell’artista si interrompe con la sua morte. I suoi progetti sono oggi amati in tutto il mondo e occupano molti dei musei più importanti di arte contemporanea. Inoltre attraverso alcune sue opere come “Broadway Boogie-Woogie” esposto al MoMa ispira la scuola di pittura astratta geometrica. Le sue opere sono spesso contestate per la loro semplicità ma gli studi di neoplastica hanno dato prova della complessità delle sue opere.