Gli ospedali che forniscono la pillola abortiva

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Quali sono gli ospedali che forniscono la pillola abortiva? Come fare e dove comprarla? Vediamo di rispondere a tutti questi interrogativi in questo articolo.

Come abortire

L’interruzione di gravidanza, più nota come aborto volontario, da anni è permessa per legge. È consentito nei primi 90 giorni di gestazione, ovvero per 12 settimane e sei giorni. Cosa vuol dire questo? Che se una donna ha sette giorni di ritardo, si trova già al 37° giorno di gestazione. È bene quindi iniziare a fare i conti fin da subito, onde ritrovarsi impreparati. Ovviamente, è necessario consultare il medico che, per legge, deve mettere a conoscenza la donna dei diritti se decide di portare avanti la gravidanza.

Al termine del colloquio, la legge vuole che il medico inviti la persona ad un periodo di riflessione di circa sette giorni e che rilasci un certificato che attesti il colloquio preliminare.

In alcuni casi si richiede di parlare con l’assistente sociale, ma non è obbligatorio per la legge. La maggior parte degli ospedali accetta richieste di aborto, senza dover passare dal consultorio. In ogni caso, è la ASL che in genere garantisce l’intervento di interruzione di gravidanza.

Pillola abortiva

La pillola abortiva è uno dei metodi che vengono usati per interrompere una gravidanza. È un’alternativa all’intervento chirurgico e non è la stessa cosa della pillola del giorno dopo. La pillola del giorno dopo, infatti, può essere assunta soltanto entro le 72 ore dal rapporto considerato a rischio. La pillola abortiva può essere prescritta solo dal medico. Chiamata anche RU-486, induce l’aborto chimico entro i primi 90 giorni di gravidanza.

In Italia è previsto il suo utilizzo dal 2009. Questo farmaco induce perdite copiose di sangue tipo mestruazione, ma decisamente molto più abbondanti e più lunghe. La donna può andare incontro ad ansia e depressione derivanti dall’aborto, con o senza pillola abortiva.

Pillola abortiva dove comprarla

Non possiamo comprare la pillola abortiva in farmacia. Si tratta, infatti, di un farmaco che viene prescritto dal medico, da prendersi per bocca, ma costantemente monitorati in una struttura ospedaliera.

È necessario, infatti, controllare costantemente la persona che assume questa pillola. Dopo 48 ore dall’ingestione, il farmaco comincia a fare effetto e la donna inizia a perdere molto sangue, assieme a dolori al basso ventre e nella regione sacrale.

Dopo qualche giorno la donna può tornare a casa, ma continuerà ad avere sanguinamento per molti giorni. Si stima che la durata vada dai 14 ai 17 giorni, ma vi sono casi in cui ciò può durare di più.

La persona dovrà, inoltre, sottoporsi ad alcuni controlli medici di routine nei giorni successivi, per essere sicura che tutto stia andando per il verso giusto. Ricordiamo, inoltre, che la pillola abortiva non è un metodo contraccettivo, ma un vero e proprio farmaco a tutti gli effetti, che provoca un aborto chimico, con tutte le possibili conseguenze del caso.