Omicidio di Ercolano a Pomeriggio Cinque, gli amici delle due vittime: “Ecco perché erano lì”

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Nel corso del programma Pomeriggio Cinque, la conduttrice Barbara d’Urso ha tentato di fare chiarezza in merito ad alcuni aspetti legati al duplice omicidio di Ercolano.

Pomeriggio Cinque interviene sul caso dell’Omicidio di Ercolano

Il camionista Vincenzo Palumbo, 53 anni, ha brutalmente assassinato Giuseppe Fusella, 26 anni, e Tullio Pagliaro, 27 anni, colpendoli con 11 colpi di arma da fuoco. Il camionista ha riferito alle forze dell’ordine di essere stato svegliato dall’allarme della propria abitazione di aver sparato contro la Fiat Panda dei due ragazzi, nella convinzione che fossero ladri.

La versione di Palumbo non ha convinto né gli inquirenti che stanno lavorando al caso né il gip Carla Sarno.

Inoltre, il riferimento all’allarme è stato smentito dai vicini del 53enne che hanno riferito di non aver sentito alcun suono.

La vicenda è stata affrontata durante l’ultima puntata di Pomeriggio Cinque, andata in onda nel pomeriggio di lunedì 1° novembre. La conduttrice Barbara d’Urso, infatti, ha intervistato gli amici delle due vittime, nel tentativo di fare luce sull’accaduto.

Omicidio di Ercolano a Pomeriggio Cinque, intervista agli amici delle due vittime

Sono ancora tanti i nodi da sciogliere rispetto alla dinamica che ha portato alla drammatica e prematura scomparsa di Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro.

A questo proposito, per chiarire alcuni aspetti del tragico episodio, è intervenuta Barbara d’Urso che, a Pomeriggio Cinque, ha intervistato alcuni amici delle due vittime, secondo i quali i due ragazzi si trovavano a Ercolano per esercitarsi con la macchina.

Gli amici dei due ragazzi uccisi hanno rivelato che Tullio Pagliaro li portava spesso in quella zona quando avevano bisogno di fare pratica alla guida.

Omicidio di Ercolano a Pomeriggio Cinque, gli amici delle due vittime: “Dolore inspiegabile”

In particolare, ai microfoni di Pomeriggio Cinque, gli amici di Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella hanno spiegato: “Tullio portava sempre tutti con la sua macchina lì per fare delle guide. Sicuramente erano lì per quello perché Giuseppe era un po’ imbranato con la macchina, nonostante avesse la patente”.

Gli amici delle due vittime, inoltre, hanno mostrato il proprio dolore per la perdita vissuta, asserendo: “Ci hanno portato via gli amici migliori che avevamo.

Il nostro dolore è inspiegabile. Avremmo dovuto passare la serata insieme, come sempre”.