Nubifragio a Genova, Mentana speciale, Crozza non va in onda

[In questi giorni non ho molto tempo da dedicare alla tv, e me ne scuso. Butto l qualche considerazione sparsa: vorrei sapere la vostra, se vi va.]

Venerd 4 novembre 2011, ore 19.30. Nubifragio a Genova, fiumi e torrenti che esondano, acqua dappertutto, gente morta… insomma, un disastro. Enrico Mentana va in onda con uno speciale per raccontare quel che sta accadendo. E io mi domando: perchŠ deve sempre pensarci Mentana? PerchŠ il servizio pubblico, l’informazione, tocca sempre a lui? PerchŠ mai su raiuno, negli stessi minuti, stava andando in onda Carlo Conti registrato?

Poco dopo, su La7, il genovese Maurizio Crozza *non* va in onda con Italialand. Non se la sente, dice. Posizione assolutamente rispettabile, Mentana concorda. Ricordiamo che Mentana Š colui che se ne Š andato da Canale 5 per motivi simili, quindi almeno c’Š una certa coerenza. Prendo il telecomando, giro su Rete4 e c’Š Raffaele Sollecito intervistato da mister Sottile. Ma solo a me certe cose mettono i brividi?

Passo ai canali internazionali. Su France24 c’Š un servizio in cui descrivono l’incontro tra Sarkozy ed Obama. In sovrimpressione, tra le tante notizie, passa la scritta “Berlusconi dice di aver rifiutato l’aiuto economico dal FMI”. Che se ci pensate Š perfetta, come frase. Berlusconi DICE di averlo fatto (ma lo dice lui). La chiave Š tutta l. Il Fondo Monetario Internazionale, infatti, smentisce.

Sempre su Berlusconi, avrete sicuramente sentito le sue ultime dichiarazioni: gli aerei sono pieni, i ristoranti pure, in Italia la crisi non si sente molto. Che se uno guardasse solo la manica di disperati che s’accalca davanti ai megastore per acquistare lo smartphone all’ultima moda, gli darebbe pure ragione, diobono. Mah. Alla fine mi vien da dire che non Š neanche troppo colpa sua. A netto di ogni considerazione etica, lui Š un multimiliardario: come pu• realmente sapere come ce la passiamo qui in trincea? E’ un nostro errore affidarci a uomini cos ricchi. PerchŠ, se anche fossero una brave persone, han vissuto per decenni nella bambagia, e rischiano davvero di non avere il polso della situazione (Š un discorso, quindi, che va oltre Berlusconi).

Tornando ad Obamabarack, a me lui Š simpatico, ma quando il giornalista di France24 spiega che gli israeliani son pronti a guerreggiare con l’Iran – e inquadrano Obama e Sarkozy – non posso fare a meno di pensare che quella tenuta dal presidente americano sarebbe una bella media: in poco tempo ha contribuito, direttamente o meno, a flatlineare Bin Laden e Gheddafi, e ora s’appresterebbe a centrifugare quel simpaticone di Ahmadinejad. Niente male per un Nobel per la Pace. Io mi sento di dire solo questo: va bene che ci sono enormi interessi in gioco e che una guerrettina ogni tanto ci vuole per ritemprar lo spirito (e ridare ossigeno ai mercati), ma fossi in loro c’andrei cauto. Non sempre la sorte gira dalla stessa parte. E’ andata “bene” (un “bene” molto relativo) con Saddam, Bin Laden e Gheddafi… ma gli iraniani trafficano da tempo con uranio e plutonio, e in tutta onest… non sento l’impellente bisogno di venire atomizzato. Poi boh, facciano loro. Chi vivr…, vedr….

Scritto da Style24.it Unit

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