Nizam of Hyderabad: la storia della collana più costosa al mondo

La collana più costosa al mondo, la Nizam of Hyderabad, fu un dono di nozze alla Regina Elisabetta II che oggi la dona a Kate Middleton.

Un amante è per poco, un diamante è per sempre” – recitava così la celebre frase di Marcello Marchesi estratta da Il Malloppo. E se i diamanti fossero centinaia e centinaia? Il per sempre si allungherebbe fino a toccare l’anima dell’universo?

Testimone di tale ricchezza è colei che raccoglie una delle ricchezze più grandi esistenti al mondo: la collana Nizam of Hyderabad, a cui la Regina Elisabetta II di Inghilterra è profondamente affezionata. La sua storia è incredibile, proprio come la luce che emena e può rendere ciechi, sì, ma di diamanti.

La storia della collana più costosa al mondo

La collana Nizam of Hyderabad è uno dei gioielli facenti parte la collezione ricchissima della regina Elisabetta; in altre parole, è solo ed esclusivamente della regina, non rientra nella lista dei gioielli della Corona reale britannica.

Il pezzo prezioso prende il nome proprio dal Nizam di Hyderabad, uno degli uomini più ricchi al mondo e re dell’Hyderabad, lo stato che era rimasto indipendente dopo la divisione fra India e Pakistan (si concluse nel 1948, dopo l’annessione all’India in seguito a una guerra che vide decadere l’ultimo regnante). Un anno prima la fine dello stato, l’uomo aveva mandato un suo messaggio personale alla gioielleria Cartier di Londra: la figlia di Re Giorgio VI, dopo essersi recata da loro, avrebbe scelto qualsiasi cosa desiderasse come regalo di nozze (ricordiamo infatti che la Regina si era sposata da poco con il Principe Filippo).

Elisabetta II prese in parola il messaggio di Nizam di Hyderabad e si recò da Cartier, dove non potè fare a meno di innamorarsi proprio di quella collana: una vera e propria cascata di diamanti e platino da togliere completamente il fiato.

Le origini della collana Nizam of Hyderabad sono antichissime: essa fu realizzata verso gli anni 30 in perfetto stile Art Déco e inizialmente contava cinque ciondoli a rappresentare la classica rosa inglese. Pensate bene che ogni fiore contava tredici diamanti di taglio smeraldo e uno a goccia: un tripudio di luce preziosa!

Accadde che nel 1936 un acquirente rimasto segreto la acquistò per poi rivenderla alla gioielleria un anno dopo, ma con quattro ciondoli mancanti: ancora non si sa che cosa fosse successo e perché ma, come spesso accade, le storie più ricche sono quelle intrise di mistero. Ad ogni modo, seppure priva di quattro ciondoli, la collana contava comunque un numero superiore ai 300 diamanti. Il proprietario della gioielleria, Cartier, la prestò alla contessa di Warwick in occasione di un servizio fotografico.

Dieci anni dopo arrivò lei, la Regina Elisabetta in persona, e la prese come dono: era destino. Dire che fu amore a prima vista è dire poco; Elisabetta II ha indossato la collana Nizam of Hyderabad in moltissime occasioni e in molti dei suoi ritratti fa capolino al suo collo, rendendola ancora più luminosa e regale.

La collana non è ancora mai stata concretamente stimata, ma secondo alcuni esperti del settore potrebbe avere un valore di circa 66,3 milioni di sterline, che in euro equivarrebbero a 78 milioni e mezzo.

L’eredità della Nizam of Hyderabad: Kate Middleton sarà la prossima a indossarla

Sembrerebbe essere Kate Middleton la destinataria della collana più preziosa al mondo. Non è la prima volta che la Duchessa di Cambridge ha avuto l’onore di portarla al collo: era il 2014 e Kate Middleton, elegantissima, ha avuto modo di indossare la collana tempestata di diamanti, facendo letteralmente impazzire la stampa britannica.

Il fatto che la Regina avesse offerto la possibilità a Kate Middleton di indossarla era già un chiaro segnale di rispetto e fiducia nei confronti della donna; ora probabilmente sarà lei a riceverla in dono (considerando che Anna, la figlia della regina, ha 72 anni e non è mai stata amante dei gioielli) dando inizio a un ciclo tutto al femminile in cui il per sempre dei diamanti toccherà il punto più profondo di ogni cuore che la indosserà.

Scritto da Marta Mancosu

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