Chi era Nellie Bly: tutto sulla giornalista statunitense

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Nota per le sue inchieste giornalistiche dedicate a temi sociali, ecco la storia di Nellie Bly mente rivoluzionaria nonchè grande figura femminile della storia per aver realizzato a fine ‘800 un viaggio per il mondo senza uomini al suo fianco.

Chi era Nellie Bly

Nellie Bly, nome d’arte di Elizabeth Jane Cochran (Burrell, 5 maggio 1864 – New York, 27 gennaio 1922), è stata una giornalista statunitense. Cresce in Pennsylvania in una numerosissima famiglia di quindici figli nati da un padre giudice e uomo d’affari che viene a mancare precocemente. Questo evento segna la vita della famiglia oltre che emotivamente anche economicamente. Le difficoltà legate all’aspetto finanziario portano Nellie ad abbandonare gli studi e dedicarsi invece alla ricerca di un lavoro.

Si trasferisce quindi a Pittsburgh dove tenta di approcciarsi al mondo dell’insegnamento. Nel frattempo però accade un evento che le cambierà completamente la vita. Leggendo infatti il “Pittsburgh Dispatch” si imbatte in un articolo dal nome “What Girls Are Good For” ovvero, “A cosa servono le ragazze”, a cui risponde con una lettera al direttore del giornale. Questo, estremamente stupito dal gesto della ragazza, le permette di inserirsi nella redazione del giornale aprendo così la sua grande carriera.

Nellie Bly e le inchieste giornalistiche

Tra tutte le strade possibili decide di intraprendere quella del giornalismo investigativo approfondendo nello specifico la condizione delle donne lavoratrici nelle fabbriche. Il suo impegno viene in realtà spesso ostacolato dagli industriali che non la vogliono vedere impregnata in contesti sindacali e di lavoro e quindi si trasferisce in Messico come corrispondente estera

Non abbandona le tematiche sociali e anche in Messico riscontra problemi con il governo che la porta quindi ad abbandonare il paese per tornare negli Stati Uniti.

L’anno dopo si trasferisce nella grande mela per lavorare al New York World con Joseph Pulitzer. Il giornalista la assume e le assegna un’inchiesta sulle condizioni del reparto femminile del New York City Mental Helth Hospital. Nellie finge quindi di avere problemi psichiatrici così da essere internata e poter assistere in prima persona alle condizioni delle pazienti. 

Rimane nella struttura per soli dieci giorni per poi essere dimessa grazie all’intervento del giornale con cui poi pubblica un articolo sui trattamenti riservati alle donne nel manicomio.

Racconta della struttura che si dimostra scadente e dell’igiene dei pazienti molto scarsa. Naturalmente un articolo simile non può che destare molto scalpore, ma grazie al suo operato lo stato ha fornito maggiori sovvenzioni così da migliorare lo stato dell’ospedale. 

Nellie Bly e il giro del mondo in 72 giornichi era nellie bly

Questo genere di giornalismo investigativo, basato su ricerche in incognito e progetti segretisi diffonde anche grazie a lei che ispira così molti giornalisti interessati alle stesse tematiche. La sua curiosità si è spinta anche verso grandi progetti come il giro del mondo in 80 giorni, lo stesso raccontato dallo scrittore francese Juler Verne. Attraverso l’aiuto del direttore del giornale il 14 novembre 1889 parte dal New Jersey per la sua grande impresa durata 72 giorni e 40.000 chilometri.

La Bly ha raccontato il suo viaggio in un diario dal titolo “Around The World in Seventy-two Days” diventato preso un grande successo in tutto il mondo. Uno dei momenti più belli raccontati nel suo testo è l’incontro con Jules Verne nella cittadina di Amiens dove viveva. Grazie al suo coraggio e la sua indipendenza, in quanto il viaggio fu realizzato senza la presenza di uomini, molte donne l’hanno poi presa come modello di emancipazione femminile.

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