Quando la fiducia conta più dei follower: chi sono i nano influencer

Evelyn Novello

Nata a Milano nel 1995 e laureata in Comunicazione pubblica e d'impresa. Nel 2016 mi sono avvicinata al mondo del giornalismo e da quel momento non più smesso di scrivere.

Tag: instagram
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Non solo influencer mondiali con milioni di follower, i social sono anche altro.

Una strategia di influencer marketing prende in considerazione anche i cosiddetti nano influencer, ovvero utenti dal pubblico più ristretto ma molto più fidelizzato. Con i loro consigli riescono ad apparire come più credibili agli occhi del pubblico e la fiducia che riescono a guadagnarsi spesso e volentieri conta più del numero dei seguaci.

Chi sono i nano influencer

Una voce amica ed esperta in un settore specifico può fare la differenza in termini di vendite e di sponsorizzazioni di prodotti.

Insomma, la corsa ai follower è finita e ora il mondo della moda in primis va alla ricerca dei piccoli o piccolissimi influencer, detti nano influencer. Sono utenti dalla cerchia di seguaci molto più ristretta dei classici influencer da numeri giganteschi che ci possiamo immaginare, hanno sui 10mila follower se non meno, ma il loro successo è dettato da un dettaglio tanto importante quanto a volte trascurato: la credibilità. I nano influencer riescono a instaurare un rapporto più intimo con il proprio pubblico, parlano di brand che conoscono e che apprezzano davvero e per questo riescono a ispirare fiducia molto più facilmente.

I loro profili lo confermano: hanno altissimi tassi di coinvolgimento, parlano di un settore in cui si mostrano come esperti e, chi li segue e si è affezionato a loro, compra i prodotti che consigliano con molta più facilità. Il target è estremamente specifico e l’engagement molto elevato e questo basta per far gola a moltissime aziende operanti soprattutto nel campo della moda o del beauty.

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La tendenza dei nano influencer si sta radicando pian piano e questo lo conferma anche il report dell’Osservatorio Nazionale Influencer Marketing, secondo cui il 59,7% dei professionisti del marketing lavora con figure sotto i 30mila follower.

La strategia di influencer marketing può anche essere duplice, ovvero, da un lato un brand ambassador di grande visibilità che rispecchia i valori dell’azienda e, dall’altro, una nicchia di nano o micro influencer dagli alti tassi di coinvolgimento. Importante prendere in considerazione anche questo secondo punto perché i nano influencer hanno molti vantaggi. Oltre alla fiducia trasmessa, anche il legame con il territorio non è un elemento da sottovalutare, ed è per questo che alcune aziende scelgono piccoli influencer molto conosciuti in una determinata zona.

Tra i loro punti di forza ci sono però anche i contenuti, più creativi, unici e genuini perché specchio di un interesse reale. I loro follower, manco a dirlo, hanno in comune con loro quella specifica passione e questo basta per essere individuati come veri e propri leader di settore. Ogni loro parola, consiglio o messaggio raggiungerà velocemente gran parte del loro pubblico, il quale avrà modo di comunicare con loro direttamente e più facilmente.

Per i nano influencer, poi, l’attività pubblicitaria non è un vero e proprio lavoro, spesso ricevono solo prodotti gratuitamente senza un altro compenso e questo perché sono realmente amanti di ciò di cui parlano. Meno follower, quindi, ma più passione per ciò che si fa.

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