New York, perché le modelle sono apparse nude durante una sfilata

Durante una sfilata andata in scena a New York le modelle hanno calcato la passerella nude, ricoperte dolo da un nastro adesivo.

A New York è andata in scena una sfilata molto particolare in cui le modelle hanno calcato la passerella praticamente nude. Un fatto davvero insolito se si considera che la sfilata, per antonomasia, è il proprio il momento in cui le varie Maisons mostrano le proprie collezioni. Nulla di così scandaloso comunque e dietro questo show ci sarebbe una spiegazione più che valida.

New York, le modelle sono nude durante una sfilata

In questi giorni nella Grande Mela si sta tenendo la New York Fashion Week, cioè la settimana della moda iniziata l’11 febbraio 2022 che terminerà poi il 16 dello stesso mese. Durante questa settimana caratterizzata da una lunga lista di sfilate ed eventi, come dicevamo, una in particolare ha fatto molto parlare di se.

Stiamo parlando della sfilata andata in scena allo Ziegfeld Ballroom di New York, uno spazio notoriamente dedicato agli eventi speciali come matrimoni, gallerie e appunto anche sfilate, che ha visto le modelle vestite esclusivamente con un nastro adesivo nero e le scarpe. Ma si tratta di una semplice provocazione oppure di una nuova collezione?

modelle nude new york sfilata

Chi ha organizzato la sfilata e qual è il messaggio

Lo show intitolato “The Black Tape Project” è stato organizzato da Joel Alvarez, anche conosciuto come il “King of Tape”. Come avrete già capito, il protagonista della sfilata è stato appunto il “tape”, ovvero il particolare nastro adesivo di un famoso brand fatto apposta per essere applicato sulla pelle umana. Viene infatti spesso utilizzato per realizzare costumi da bagno, particolari body o copricapezzoli da indossare sotto i vestiti oppure per creazioni artistiche sul corpo delle modelle e dei modelli.

Tornando all’obiettivo dello show comunque, è stato quello di promuovere la body positivity. Sulla passerella infatti hanno anche sfilato corpi di diversa taglia e colore, tutti ovviamente rigorosamente spogliati per la causa e coperti solo dai body tape che andavano a disegnare interessanti geometrie sui corpi su cui erano stati applicati.

La body positivity e l’inclusività sfilano in passerella

La strada da fare è ancora tanta, ma è un dato di fatto che la moda si stia facendo via via sempre più inclusiva. Non è la prima volta che assistiamo a sfilate che sostengono la body positivity e ne abbiamo avuto dimostrazione anche alla Milano Fashion Week del 2021. Versace, per esempio, per la propria collezione ha fatto sfilare Lourdes Maria Ciccone, la figlia della ben più nota pop star Madonna. La modella non ha sfoggiato orgogliosamente solo un fisico burroso, ma ha anche mostrato senza vergogna (e nessuno dovrebbe mai provarla) i propri peli in eccesso sulle sopracciglia e quelli sotto le ascelle.

Per la collezione Fendace, nata dall’unione tra Fendi e Versace, abbiamo invece visto sfilare per esempio la top model Paloma Elsesser, anche lei con un fisico caratterizzato da rotondità. Sempre nella stessa occasione poi, non sono anche mancati esempi di look genderless, adatti quindi non solo ad ogni tipo di fisico, ma anche ad ogni genere. Un esempio? Tutti quelli proposti da Armani, Etro e Tod’s.

Scritto da Arianna Giago

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