Minzolini cacciato dal Tg1: ma c’era bisogno di aspettare il pm?

Augusto Minzolini sta per essere rimosso dalla poltrona di direttore del Tg1 per un’accusa di peculato: c’era bisogno di aspettare i giudici?

Alla fine riusciranno a cacciarlo solo perché, stando all’accusa del pm, si era lasciato un po’ andare con la carta di credito aziendale, spendendo e spandendo con i soldi della Rai per crociere e cene esclusive. Parliamo di Augusto Minzolini, giornalista mediocre e retroscenista spietato – si vantava di essere arrivato persino a origliare dalle porte – messo a dirigere il Tg1 da Silvio Berlusconi, che ne aveva intuito le straordinarie doti di uomo di regime e scendiletto governativo.

Ma di fronte all’accusa di peculato, anche la tremebonda Lei (dg della Rai) ha dovuto prendere l’iniziativa, con l’avvallo di Garimberti, per chiedere al consiglio d’amministrazione, che si riunirà domani, di destinare Minzolini ad altro incarico. Che potrebbe essere, non stupitevi siamo in Italia, la corrispondenza a Parigi pagata con lo stesso stipendio da direttore, ovvero 500mila euro all’anno. In arrivo un direttore a tempo, Alberto Maccari, chiaramente di area Pdl e gradito a Silvio Berlusconi, che però è prossimo al pensionamento e dovrebbe rimanere fino a gennaio, per lasciare il posto non si sa bene a chi.

Ciò che più risulta stupefacente, almeno agli occhi di chi non si voglia abituare all’anormalità italiana, è come Augusto Minzolini sia riuscito ad arrivare fino a qua e non sia stato rimosso da tempo. Prima di tutto per dei semplici motivi economici, che dovrebbero guidare le scelte di ogni azienda: il Tg1 negli ultimi due anni ha perso per strada milioni di telespettatori, è riuscito a farsi distaccare dal diretto concorrente anche di 6 punti di share, e per la prima volta – come sottolinea il direttore di Rai uno – risulta più debole del suo traino preserale (cioè l’Eredità di Conti fa meglio del notiziario). Ci voleva molto a buttarlo fuori?

Per non parlare poi della qualità del prodotto, ormai diventato una sorta di barzelletta per qualsiasi comico: notizie oscurate e manipolate per compiacere il Capo e dosi massicce di news da rotocalco per casalinghe: dallo spider che non rovina la permanente ai cuccioli di panda per arrivare fino alle gare da sci dei preti. Come ha scritto Aldo Grasso, non certo un pericoloso bolscevico, il peggiore tg della storia della Rai. Non si può che essere d’accordo.

(In foto: Minzolini).

Altri link utili:

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Scritto da Style24.it Unit

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