Mindful eating, come imparare a mangiare in modo consapevole

Arianna Giago

La mia passione è la comunicazione, la considero un'arte. Ho avuto esperienze come articolista web e come collaboratrice presso un giornale su carta stampata della mia zona, mestiere che mi ha insegnato molto, più di quanto possano fare i libri, e mi ha fatto capire che quella del giornalismo è più di una professione, ma una vera e propria vocazione. Raccontare le storie degli altri, per gli altri. Raccontare il mondo attraverso i nostri occhi, è un compito davvero importante.

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Nonostante l’azione di portare il cibo alla bocca sia necessariamente uguale per entrambi, mangiare e nutrirsi sono due cose ben diverse e spesso lo dimentichiamo.

Capita infatti di mangiare unicamente perché si cede a dererminate sensazioni ed emozioni, come la fame, ma anche la noia, la tristezza, la rabbia e anche la felicità.

Nutrirsi invece, è un’altra cosa. Mangiare in modo consapevole può aiutarci anche ad affrontare la vita in modo più sereno. Non è un caso infatti, che molto dello stress accumulato venga somatizzato nella zona di stomaco ed intestino. È proprio questo che insegna la disciplina della mindful eating.

In cosa consiste e come si pratica lo scopriamo insieme in questo articolo.

Mindful eating, come imparare a mangiare in modo consapevole

Per capire la mindful eating dobbiamo partire dal principio, ovvero dal nome dato a questa disciplina. Mindful, dall’inglese, infatti significa consapevole ed è proprio l’atteggiamento richiesto da tutte quelle tecniche psicologiche volte a ridurre o almeno a controllare, lo stress.

Atteggiamento che possiamo trasferire in qualsiasi altro campo, come appunto quello del cibo, soprattutto se con questo tendiamo ad avere un rapporto decisamente non sano, che come risultato ci lascia una fastidiosa sensazione di pesantezza e gonfiore difficile da eliminare.

Come cambiare abitudini

Per iniziare a muovere i primi passi nella mindful eating bisogna prima di tutto cambiare le proprie vecchie abitudini, che poi paradossalmente, sono quelle che ci hanno portato ad avere questa necessità.

Ma non c’è bisogno di sentirsi in colpa per ciò che abbiamo fatto fino ad ora, possiamo invece considerare questo bisogno come un buon campanello d’allarme per capire che forse non stiamo percorrendo la strada più adatta.

Si può partire ritagliando qualche piccolo momento della giornata da dedicare esclusivamente a noi, alla nostra mente, al nostro corpo e alle nostre passioni oppure a scoprirne di nuove. E per quanto riguarda la cucina? Una volta seduti a tavola non dovrà esistere nient’altro nella nostra testa, se non l’esplosione di sapori di cui, in quel momento ci stiamo nutrendo.

Il momento del pasto infatti è fondamentale per riscoprire nuovi gusti e magari riassaggiarne alcuni che credevamo di detestare. Anche il momento della spesa deve essere “pensato”, dalla lista dei prodotti mancanti da fare a casa alla scelta una volta arrivate al supermercato.

Imparare a mangiare ascoltando il proprio corpo

Lo dicono anche gli esperti, il nostro corpo ci parla, ci lancia dei segnali che per stare bene, dobbiamo essere in grado di cogliere, anche quando siamo a tavola. È importantissimo quindi imparare a mangiare in modo consapevole per soddisfare ciò che il nostro corpo ci chiede, ma senza mai esagerare.

Allo stesso modo, non è necessario trasformarsi in degli atleti provetti per mantenersi in forma, ma basteranno pochi esercizi, fatti bene e in modo costante, oppure una camminata rigeneratrice dopo ore passare sedute dietro ad una scrivania.

Ascoltando il proprio corpo in questo modo, si imparerà inevitabilmente a vivere e ad affrontare meglio anche determinate situazioni che caratterizzano la nostra quotidianità. Provare per credere! Anzi, provare per vivere!