Michael Jackson, a sei mesi dalla morte ancora colpi di scena. L’FBI svela gli archivi segreti

Sei mesi fa il mondo si svegliava con la tragica notizia della morte di Michel Jackson. Il Re del Pop, autore del disco più venduto al mondo (Thriller, 1982, oltre 65 milioni di copie), è scomparso poco prima di compiere 51 anni, una morte ancora oggi avvolta nel mistero (overdose? suicidio? omicidio?) e che per alcuni, come già è accaduto per miti come Elvis Presley e Marilyn Monroe, non è mai avvenuta davvero.

E a sei mesi di distanza spunta un nuovo, inquietante colpo di scena: l'apertura dei dossier dell'FBI su Jackson. Un documento lungo 333 pagine che documenta gli ultimi 17 anni di vita della popstar e rivela nuovi particolari mai venuti alla luce fino a ora.

Alle accuse di pedofilia già note, un processo concluso con l'assoluzione del cantante (se n'è riparlato di recente dopo il suicidio di Evan Chandler, che costrinse il figlio a denunciarlo ingiustamente), ora se ne aggiungono altre due, una del 1993 e una del 2004, oltre a una tentata inchiesta del 1997 per detenzione di materiale pedopornografico, a cui le autorità diedero il non luogo a procedere.

Si parla anche di una vicenda di stalking e tentata estorsione ai danni del cantante e della sorella Janet: nel 1993 Frank Paul Jones è stato condannato per stalking nei confronti della ragazza, oltre che per aver minacciato (con una lettera scritta il 21 maggio 1992), di compiere un omicidio di massa a un concerto di Michael, uccidendo anche lo stesso cantante e l'allora presidente degli Stati Uniti George Bush Senior, se non avesse ricevuto dei soldi.

Ecco alcune foto della popstar (clicca sulle immagini per ingrandirle).

Scritto da Style24.it Unit

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