Chi era Luis Sepulveda, lo scrittore de La Gabbianella e il gatto

Luis Sepulveda, autore di capolavori come Storia di una gabbianella e di un gatto che le insegnò a volare, è morto a causa del Coronavirus.

Luis Sepulveda, scrittore cileno di fama internazionale, è morto a causa del Coronavirus. Settanta candeline sulle spalle, è stato uno scrittore, giornalista, sceneggiatore, regista e attivista. Ha avuto una vita difficile, segnata da terribili torture e perfino da un ergastolo, annullato solo grazie all’intervento di Amnesty International.

Luis Sepulveda: chi era

Luis Sepúlveda Calfucura è nato il 4 ottobre del 1949 a Ovalle, in Cile. Scrittore, giornalista, sceneggiatore, regista e attivista, ha avuto una vita molto intensa. Dopo il colpo di Stato militare di Pinochet, Luis venne arrestato e torturato. Grazie all’intervento di Amnesty International venne scarcerato, per poi essere nuovamente arrestato e condannato all’ergastolo. Sempre grazie all’aiuto dell’organizzazione per la difesa dei diritti umani, la pena venne commutata in otto anni d’esilio.

Nel 1989 ha raggiunto la fama internazionale con il primo romanzo intitolato Il vecchio che leggeva romanzi d’amore. Nel 1996, Sepulveda ha pubblicato Storia di una gabbianella e di un gatto che le insegnò a volare, diventato l’anno seguente un film d’animazione per la regia Enzo D’Alò.

In una delle tante interviste, Luis aveva raccontato:

“Sono uno scrittore perché non so fare altro che raccontare storie. Ma sono anche un essere sociale, un individuo che rispetta sé stesso e intende occupare un piccolo posto nel labirinto della storia. Da questo punto di vista, sono il cronista di tutti coloro che giorno dopo giorno vengono ignorati, privati della storia ufficiale, che è sempre quella dei vincitori”.

Sono tanti i romanzi di Sepulveda che rimarranno per sempre nel cuore dei suoi lettori, come: Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza, Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà e Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa.


luis

La morte

Innamorato dell’Italia, dove le sue opere hanno superato complessivamente gli otto milioni di copie, sarebbe dovuto tornare nel nostro Paese proprio lo scorso marzo. Purtroppo, il Coronavirus non ha permesso l’evento e, nello stesso periodo, Luis ha contratto il Covid19.

Vincitore di tanti premi, come il Premio Hemingway per la Letteratura e il Premio Chiara alla carriera, è stato anche insignito di una Laurea Honoris Causa in Lettere dall’Università di Urbino.

La notizia della sua positività al “virus democratico” aveva buttato i suoi fan nello sconforto. I quotidiani spagnoli scrivevano: “Fino a martedì 25 febbraio non ha mostrato alcun sintomo, è andato nell’ospedale locale giovedì dove è rimasto fino a quando i risultati hanno confermato che aveva il Coronavirus, è stato eseguito il test perché presentava sintomi dovuti alla polmonite senza origine nota. Sua moglie non ha avuto sintomi e il risultato del suo test sarà noto entro poche ore”.

Sepulveda, a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni, è morto il 16 aprile del 2020 in un ospedale delle Asturie.

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Scritto da Fabrizia Volponi

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