Lo show di Oprah su La7d: modello americano o americanata modello?

Oprah Winfrey è la donna più potente d'America, mediaticamente parlando. Una che ha iniziato leggendo le notizie al tiggì, e che ora governa un impero basato sul suo nome. Visitando il sito ufficiale, concettualmente a metà strada tra un Catalogo Postalmarket e il tgcom hackerato da un predicatore folle, ci si rende conto dell'influenza che questa signora è in grado d'esercitare sulla società yankee: oprah.com si occupa di una mole d'argomenti che, al confronto, Wikipedia sembra gestita da Renzo Bossi .

Uno, quindi, s'immagina che l'omonimo showThe Oprah Winfrey Show, che in America va in onda da venticinque anni sulla ABC – sia qualcosa d'inarrivabile: il Santo Graal degli spettacoli televisivi, la realizzazione dei sogni dello spettatore, la concretizzazione d'un mito mediatico. Che fortuna che hanno gli ammmerigani, pensi, ad avere uno show così. Dice: così come? Boh, mai visto. Però la fantasia lavora, e l'aspettativa cresce.

Poi, grazie alle puntate tradotte in italiano su La7d, finalmente lo vedi. E ti casca la mascella, perchè ti rendi conto di due cose: che l'Oprah Winfrey Show è tarato su un pubblico ben preciso, quello delle casalinghe del Wisconsin. E che è un'enorme, sensazionale, gigantesca, clamorosa, colossale, smisurata, sesquipedale americanata.

C'è lei, Oprah, piantata come un faggio molisano in mezzo allo studio, col pubblico 'live' in religiosa attesa che qualcuno dica o faccia qualcosa di divertente, istruttivo, o entrambe le cose. Si respira quella buffa atmosfera tipicamente made in USA, un po' stra-spettacolarizzata e un po' finto-ingenua, come se l'audience fosse composta da neonati poco svegli e bradipi tridattili.

E' tutto eccessivo e/o fasullo, e te n'accorgi dopo tre secondi. Ecco un paio di esempi.

Esempio Numero Uno – la Ricetta del Giorno: in cui vengono invitati una star di Hollywood ed un famoso (?) chef per preparare prelibate pietanze a base di catrame, filetto di stegosauro, peperoni dell'Alaska e verdurine al vapore. Ben presto l'allegra occasione muta in un grande spot promozionale degli arnesi da cucina più trendy del momento. Il discorso-base è più o meno questo:
Oprah (occhieggiando con malizia): “Caro amico chef, di cosa non faresti mai a meno in cucina?”.
Ospite (scoccando dal nulla un mellifluo sorriso): “Ah, cara amica Oprah, di sicuro non potrei vivere senza questo pratico affetta-tovaglioli, che all'occorrenza può divenire frullatore, carrucola, forno a legna e friggitutto. Nota il design accattivante e l'ampio vano portabagagli, oltre al comodo scivolo per divertire i bambini. E per la nonna distratta, c'è anche la versione con dentiera incorporata!”.

Esempio Numero Due – l'Angolo del Libro: in cui viene presentata l'ultima fatica dello scrittore di turno, e dove si può assistere a scambi di battute decisamente surreali. Ecco, in sintesi, il dialogo realmente avvenuto tra Oprah ed uno zelante consulente matrimoniale:
Lui: “Sì, cara amica Oprah, in una coppia i mariti devono essere presi in considerazione dalla donna”
Lei: “Oh my God, caro amico ospite, dici davvero? Non pensavo che anche gli uomini volessero esser presi in considerazione”
Come se gli uomini fossero una strana razza di celenterati giganti provenienti da Urano, non meritevoli d'esser considerati alla stregua d'un essere umano. Grazie, cara amica Oprah.

Scritto da Style24.it Unit

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