Chi è Ivan Basso: tutto sull’ex ciclista italiano

Chi è Ivan Basso, storia del noto ciclista italiano: dagli inizi della sua carriera, lo scandalo "Operacion Puerto" e i traguardi al Giro d'Italia e al Tour de France.

È il 2006 e Ivan Basso vince il suo primo Giro e realizza che ha troppo rispetto per il ciclismo e quindi non può respingere le accuse di doping all’infinito. Così ammette le sue colpe e accetta la sconfitta: due anni di squalifica. Scopriamo insieme la storia di Ivan e del suo percorso nel ciclismo fino al ritiro nel 2015.

Chi è Ivan Basso

Ivan Basso (Gallarate, 26 novembre 1977) è un ex ciclista su strada italiano, professionista dal 1999 al 2015. Inizia la sua carriera con la categoria dilettanti Under-23 con cui riceve spesso premi tra cui il secondo posto al Campionato mondiale juniores di San Marino.

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Nel 1999 passa alla categoria dei professionisti nella Riso-Scotti-Vinavil, la squadra diretta da Davide Boifava. Nello stesso anno partecipa per la prima volta al Giro d’Italia e venendo convocato dalla nazionale per i Campionati del mondo.

Cambia squadra due anni dopo e al Tour de France si classifica undicesimo nella classifica generale, vincendo però la speciale graduatoria degli Under-25.

Gli ottimi risultati al Tour de France e al Giro d’Italia

Nella stagione 2004 partecipa con il Team CSC danese, ottenendo due secondi posti e un terzo posto. Si aggiudica nello stesso anno la vittoria del Giro dell’Emilia e il terzo posto al Giro di Lombardia.

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Nel 2005 torna al Giro d’Italia ma qui si trova a combattere con delle condizioni difficili. Dopo una buona posizione nella tappa di Livigno, inizia a rallentare a causa di un virus intestinale. Riesce pochi giorni dopo a recuperare e aggiudicarsi due tappe. Durante il Tour de France invece prova in tutti i modi a battere lo storico rivale Michael Rasmussen ma senza riuscirci. Ottiene però il secondo posto e ad agosto vince 4 tappe su 6 nel Giro di Danimarca.

L’anno successivo rimane coinvolto in una polemica con il compagno Gilberto Simoni il quale sostiene davanti ai giornalisti che Basso gli ha chiesto dei soldi per fargli vincere la tappa. I due continueranno la discussione finché Simoni non ritira l’accusa.

Da uno scandalo all’altro: la squalifica

Dopo lo scandalo basato sulle false affermazioni del collega, Basso si trova coinvolto in un’indagine sui casi di doping dal nome “Operacion Puerto” e viene squalificato dal Tour de France nel mezzo della corsa che avrebbe potuto vincere. Viene allontanato dalla squadra che prende le distanze dal suo comportamento. Diversi mesi dopo la Procura antidoping del CONI archivia l’inchiesta e lui può tornare a gareggiare.

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L’8 novembre viene ufficializzato il passaggio alla Discovery Channel, che, in seguito alla riapertura del caso Operacion Puerto da parte del CONI, lo allontana dalla squadra. Confessa alla Procura il tentativo di utilizzo di pratiche dopanti in vista del Tour de France 2006 e si offre disponibile per collaborare con loro. Nel 2007, seppure non è mai risultato positivo ad alcun test, viene condannato a due anni di squalifica.

Il rientro e le vittorie importanti

Nell’aprile 2008 annuncia di aver avuto la possibilità di rientrare in gara per le 2009 e 2010. Partecipa quindi alla Japan Cup, alla corsa a tappe in Argentina e al Giro d’Italia posizionandosi quinto. Nel maggio 2010 partecipa alla novantatreesima edizione del Giro d’Italia e arriva primo nella tappa del Monte Zoncolan, staccando in salita il campione del mondo Cadel Evans. Nelle due frazioni rimanenti riesce a gestire il vantaggio sullo spagnolo David Arroyo, andando in tal modo a vincere la gara.

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Due mesi dopo comincia il Tour de France dove riesce a rimanere con i migliori e al termine della prima tappa di montagna ad arrivare tra i primi dieci. Nel 2012 partecipa di nuovo al Giro d’Italia classificandosi quarto, al Tour de France dello stesso anno e si posiziona sul podio e infine alla Japan Cup 2012.

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