Chi era Harold Pinter: tutto sul Premio Nobel per la letteratura

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Harold Pinter inizia la sua carriera come sceneggiatore di commedie teatrali, per poi capire che aveva bisogno di parlare di politica e delle ingiustizie del mondo.

Chi era Harold Pinter

Harold Pinter (Londra, 10 ottobre 1930 – Londra, 24 dicembre 2008) è stato un drammaturgo, regista teatrale, attore teatrale, sceneggiatore, scrittore e poeta britannico. Cresce a Londra con la famiglia mista ucraina e polacca di origine ebraica con padre sarto e madre casalinga. Fin da giovane pubblica poesie e recita a teatro con il nome d’arte di “David Baron”.

Nel 1957 viene rappresentata per la prima volta la sua commedia “The Room” all’Università di Bristol. L’anno successivo scrive “The Birthday Party” che non ottiene grande successo, nonostante le critiche positive sul Sunday Times. Con “The Caretaker” riesce a riscuotere successo e lanciarsi verso nuovi lavori.

Le commedie e l’impegno politico degli anni ’70

Tra le sue commedie, spesso etichettate come commedie della minaccia, appare anche “The Homecoming”.

La costante nelle sue storie è un inizio apparentemente banale che si trasforma in qualcosa di assurdo e inspiegabile. Le sue opere sono inevitabilmente influenzate dai lavori di Samuel Beckett con cui instaura una forte amicizia.

Negli anni settanta si dedica alla regia lavorando per la Royal National Theatre nel 1973. In questo periodo si dedica maggiormente a temi di argomento politico come l’oppressione. Con un’ideologia orientata verso sinistra, tenta di porre l’attenzione pubblica sui casi di violazione dei diritti umani.

Dall’ideologia a teatro alle azioni concrete

Nel 1985 si reca in Turchia con Arthur Miller, il commediografo americano, per agire in prima persona a favore delle vittime di oppressione politica.

Tiene un discorso durante una cerimonia all’ambasciata in cui denuncia le torture verso i curdi.

Si oppone inoltre alla guerra in Nicaragua e all’invasione dell’Afghanistan e dell’Iraq da parte degli Stati Uniti.

Dichiara apertamente il Presidente Bush un “assassino di massa” e nel 2005 capisce di non poter più scrivere commedie, deve dedicarsi alla politica.

Lo stesso anno l’Accademia di Svezia annuncia che Pinter è il vincitore del premio Nobel per la letteratura affermando: “nelle sue commedie [egli] scopre il baratro che sta sotto le chiacchiere di tutti i giorni e spinge ad entrare nelle stanze chiuse dell’oppressione”.