Guido Bertolaso, l’eroe (di carta?) creato dalla televisione

Qualche giorno fa il Fatto quotidiano tracciava un resoconto di come i media abbiano riportato la notizia del coinvolgimento di Guido Bertolaso nell'inchiesta dei pm fiorentini sugli appalti truccati della Protezione civile. Diciamo che il tenore medio era ben rappresentato dalla foto notizia in prima pagina apparsa su un quotidiano nazionale che sotto l'immagine di Bertolaso con in braccio una bambina di Haiti riportava il titolo: se questo è un corruttore. Come se per qualche strana legge della fisica uno che abbraccia i bambini sia impossibilitato a prendere mazzette.

Certo è indubbio che il capo della Protezione civile abbia acquisito molto credito nel paese in questi ultimi anni. Racconto un aneddoto divertente, riferitomi da un amico che ha lavorato qualche giorno in un call center. Alla proposta di sottoscrivere un abbonamento che evitasse il pagamento del canone Telecom una signora gli ha risposto così: "Ma quello non lo aveva già tolto Bertolaso?".

Insomma agli occhi dell'italiano medio il nostro Guido appare sempre di più come una specie di eroe, quasi un surrogato – tra l'altro più posato e meno fanfarone – di Berlusconi: fa sparire i rifiuti da Napoli, costruisce le case per i terremotati in Abruzzo e addirittura abolisce il canone del telefono. Tale è la fiducia nell'onesto servitore dello stato che anche Santoro, l'altro giorno, ha usato ogni cautela nel raccontare l'inchiesta fiorentina sui grandi appalti e che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, di solito prudentissimo, si è arrischiato a dire: cari aquilani, voi lo sapete che Bertolaso non vi ha tradito.

Solo che viene da pensare: come potrebbero fare a saperlo? O meglio, in ultima analisi, da che cosa deriva e dipende tutta questa fiducia che l'opinione pubblica ripone nel capo della Protezione civile? Risposta semplice: dall'informazione, in modo particolare da quella televisiva, che arriva in tutte le case degli italiani. Che però è la stessa che evita in tutti i modi di raccontare la crisi economica che affligge il paese, che oscura gli scandali sessuali e giudiziari del premier, che censura i titoli della stampa estera che attaccano il governo italiano. Non esattamente una fonte affidabile.

Intanto Bertolaso si difende: il mio unico errore è stato fidarmi delle persone sbagliate. Un po' come se un ingegnere capo di fronte al crollo del ponte che ha costruito rispondesse: non è colpa mia, i calcoli li ha sbagliati il mio collaboratore.

Scritto da Style24.it Unit

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