Ginnastica ipopressiva: cos’è e a cosa serve

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Chi tra noi donne non desidera da sempre la pancia piatta? Abbiamo provato di tutto, dall’alimentazione alla palestra fino agli addominali.

Ma non sempre questo può bastare, soprattutto per le donne in menopausa. Dove, a causa di questa, la condizione ormonale muta e di conseguenza, tutto il corpo. Vediamo come risolvere il problema grazie alla ginnastica ipopressiva, scoprendo qui di seguito che cos’è e a cosa serve.

Ginnastica ipopressiva: cos’è?

La ginnastica ipopressiva è un tipo di ginnastica che, attraverso una serie di esercizi mirati, permette di diminuire la pressione a livello addominale, rendendolo più forte e tonico.

Ma non solo: migliora anche il suolo pelvico e fa bruciare calorie. Questo tipo di ginnastica non è indicata solo per le donne over 50 ma per chiunque avesse esigenze del genere. Infatti non sempre eseguire serie di addominali localizzati aiuta a risolvere il problema. Molto spesso essi, invece di diminuire, aumentano la pressione addominale o per meglio dire, incrementano l’effetto “pancia fuori”.

Invece, agendo dall’interno, si può ottenere una pancia piatta a tutti gli effetti.

In particolare, si tratta di esercizi posturali e di respirazione che hanno il compito di allenare e tonificare l’addome per il contenimento dei visceri, il rafforzamento del pavimento pelvico e della muscolatura. In questo modo, non si ottengono solo benefici a livello estetico-muscolare, ma anche a livello di salute.

A cosa serve?

Vediamo in maniera più approfondita quali sono i vantaggi della ginnastica ipopressiva:

  • riduce la pressione addominale, tonificandolo
  • migliora la postura
  • impedisce l’indebolimento del suolo pelvico (soprattutto dopo il parto)
  • previene le ernie addominali, inguinali, femorali, vaginali
  • migliora i parametri respiratori
  • previene l’incontinenza urinaria
  • migliora la circolazione e la pesantezza alle gambe.

In che cosa consiste?

La ginnastica ipopressiva consiste nel premere sulla zona dell’addome respirando bene.

Questa postura va mantenuta e la respirazione va ripetuta per tre volte. Poi si deve passare all’apnea respiratoria, che va mantenuta per circa 10 secondi.

Le uniche avvertenze prima di praticare questo tipo di ginnastica sono due. La prima riguarda le donne incinta che per loro è sconsigliabile la pratica. E la seconda, bisogna avere una buona salute respiratoria e vascolare.

Esercizio per l’addome

In alcuni casi, purtroppo, il nostro diaframma appare bloccato, a causa anche dell’ansia. Esiste un esercizio che ci può aiutare a capire se è bloccato e come “liberarlo”.

Bisogna posizionarsi in modalità supina, portare le dita delle mani sotto la zona delle coste e verificare se il diaframma è bloccato oppure no. Se in fase espiratoria, il diaframma spinge le dita in fuori significa che è rigido e quindi bloccato.

In questo caso, si può liberare, sempre in fase di espirazione. Si deve esercitare una leggera pressione delle dita sotto la parte costale, con un movimento delicato che ricorda quello di quando si suona il pianoforte. Questo esercizio si può eseguire prima di andare a dormire a letto o se possibile, anche durante la giornata, quando l’ansia ci colpisce in toni forti e ci appesantisce.