I funerali di Astori riempiono Firenze: lettera al Capitano

I funerali di Davide Astori hanno portato a Firenze un numero enorme di persone. Il saluto dei compagni e lutto cittadino.

I funerali di Davide Astori hanno radunato un’immensa folla di sportivi, di sportivi e di politici nel capoluogo fiorentino. Delegazioni sportive nazionali e internazionali, serrata dei negozi a un’orario simbolico, sciarpate in Piazza Santa Croce: l’Italia del calcio si stringe intorno alla famiglia del Capitano della Fiorentina.

Il malore del padre di Francesca

Francesca Fioretti, compagna del calciatore dal 2013 (quando lui militava ancora tra le fila del Cagliari), ha rischiato di aggiungere dolore a dolore durante le esequie del capitano della Fiorentina e padre di sua figlia.

Il padre della ex gieffina infatti non ha sopportato il dolore e la commozione quando la bara è entrata in chiesa. Appena dopo l’intresso del feretro nella Basilica di Santa Croce infatti il padre di Francesca ha accusato un malore improvviso ed è immediatamente stato soccorso.

Si trattava fortunatamente di un momento di cedimento fisico che non ha avuto alcuna conseguenza sullo stato di salute del signor Fioretti, il quale è già fuori pericolo.

Davide Astori

Le delegazioni sportive

Il mondo del calcio italiano e internazionale ha voluto rendere omaggio al Capitano Astori: la squadra della Fiorentina al completo e anche quella del calcio femminile hanno partecipato alle esequie. Sono giunti poi, con un aereo privato, anche alcuni giocatori della Juventus, che hanno deciso di lasciare l’Inghilterra (dove si trovavano per la Champions League) per partecipare alle esequie del Capitano. Erano Gigi Buffon, Giorgio Chiellini, Claudio Marchisio e molti altri, a capo dei quali c’era l’allenatore e compagno di Ambra Angiolini Massimiliano Allegri.

Hanno attraversato i confini nazionali pur di essere presenti anche i giocatori del Real Madrid e di altre squadre europee.

Presenti Francesco Totti, Javier Zanetti e Matteo Renzi, segretario uscente del Partito Democratico e grande tifoso della Fiorentina.

Davide Astori

Il toccante discorso di Milan Badelj

La Fiorentina ha voluto ricordare Davide Astori attraverso le parole toccanti di Milan Badelj, centrocampista dei viola. Il discorso di Badelj è stato breve ma in poche parole è riuscito a descrivere Astori a tutti coloro che non lo conoscevano personalmente.

Caro Davide, prendo io la parola a nome di tutti i Viola. Inizio dal significato del tuo nome: significa amato, in ebreo. Ed è questo il tuo nome. Davide, tu sei semplice, diretto, pragmatico, con il tuo sguardo profondo riesci a entrare dentro le persone. Ci hai indicato la strada parlandoci col cuore. I tuoi i genitori devono sapere che con te non hanno sbagliato nulla. Sei il fratello che tutti vorrebbero.

L’ultimo pensiero di Badelj è per la piccola Vittoria, la figlia di Davide Astori e Francesca Fioretti.

Noi tutti abbiamo il compito di raccontare a tua figlia che padre eri, che uomo sei stato. Voglio concludere con un aneddoto: eri tu, ogni mattina, ad accendere la luce della fisioterapia. Ecco cos’eri per noi: la nostra luce.

Davide Astori

La lettera di Riccardo Saponara

Capitano, mio Capitano, perché non sei sceso a fare colazione insieme a tutti noi? (…) Ora ci diranno che la vita scorre, che lo sguardo va puntato in avanti e dovremo rialzarci, ma che sapore avrà la tua assenza?

Si apriva così la lettera che è stata pubblicata e condivisa da Saponara sui social. Traspare da ogni parola l’enorme affetto che legava Riccardo a Davide che, oltre a essere un compagno di squadra, era in tutto e per tutto un amico del cuore.

Ovunque tu sia ora, continua a difendere la nostra porta e dalle retrovie illuminaci il giusto cammino.
O Capitano, mio Capitano.
Per sempre mio Capitano.

La conclusione, commovente quanto straziante, rappresenta l’ultimo saluto consapevole di aver perso una guida ma soprattutto un uomo di valore.

A simboleggiare la vicinanza della città alla famiglia del Capitano, il Sindaco di Firenze ha diramato un’ordinanza che invitava i negozianti di Firenze ad abbassare le serrande all’una del pomeriggio. Tredici era il numero sulla maglia del Capitano Astori.

Scritto da Olga Luce

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