Flexitarian Diet: come funziona la dieta di Meghan Markle

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La Flexitarian Diet è il regime alimentare seguito dall’ex attrice della celeberrima serie tv Suits in onda sui canali Sky Italia, Meghan Markle.

La sua forma invidiabile tra red carpet prima, e cortei reali ora, rendono questa dieta un vero e proprio toccasana. In italiano, potremmo tradurre il nome di questa dieta con l’espressione “dieta vegetariana flessibile” ma, di cosa si tratta nello specifico? In cosa si differenzia dalle altre linee guida alimentari green?

Flexitarian Diet

La Flexitarian Diet è una dieta ricca di elementi vegetali ma, al contrario della dieta vegetariana vera e propria, non esclude del tutto le proteine animali di carne e pesce.

Dawn Jackson Blatner è il nutrizionista statunitense che ha formulato le caratteristiche di questo regime alimentare che poi è stato ripreso da alcuni dottori, i quali ne hanno fatto un libro dal titolo “Flexitarian diet”.

In linea generale, potremmo dire che questa dieta si basa sul consumo di cibi vegetali, su una bassissima percentuale di proteine animali (ma non le esclude) ed anche sul introduzione di quello che viene definito “confort food“, cioè quel cibo che appaga i sensi e un po’ meno l’ago della bilancia.

Possibile? Provare per credere!

Come funziona

La Flexitarian diet parte dal presupposto di porre al centro, cibi di origine vegetale (soprattutto se biologici ed a chilometro zero), per compensare il 40% del fabbisogno settimanale. Non solo vegetali, si prevede l’integrazione di cereali integrali (20%), di legumi per circa un buon 15%, di semi oleosi per appena un 5% e poi un 10% va riservato a uova e latticini… l’ultimo 10%? Per carne e pesce.

Accanto al concetto di nutrizione in quanto la soddisfazione del fabbisogno del nostro corpo, la Flexitarian diet contempla anche quello che chiama “nutrizione emozionale“: come a dire che la dieta non debba essere vissuta come una violenta privazione di certi piaceri ed ecco perché si riserva qualche piccolo spazio per il “confort food”.

Infatti, è proprio a tal proposito che la “dieta flessibile vegetariana” mira alla massima personalizzazione. Ci si basa sullo stile di vita, le abitudini ed i soliti parametri come età, sesso, struttura fisica, ecc per creare una linea guida efficace e non traumatizzante.

Menù

Definire un unico menù di Flexitarian diet è pressoché impossibile quindi cerchiamo di definire due profili generici per dare un’idea di fondo:

  • Per chi ha poco tempo da dedicare alla dieta a causa degli orari lavorativi, la linea è quella di iniziare con una colazione energetica e piacevole per il palato (yogurt, marmellata, frutta, cereali, ecc). Snack monodose veloce (frutta), pranzo a base di verdure, a merenda gallette e verdure e per cena, due piatti vegetariani completi.

  • Per chi è studente o lavora da freelance e quindi spende molto tempo in casa, la dieta prevede una colazione a base di cornetti e spremute d’arancia mentre per spuntino, solo bevande come il té. Pranzo a base di proteine e fibre e per la merenda pomeridiana, un po’ di “confort food” come gelato o cioccolato fondente ma senza esagerare. A cena, vegetali.